«Il Napoli dello scorso campionato non avrebbe vinto. Per questo il risultato è importante, ottenuto insistendo sul gioco solito, limando gli errori, cercando precisione nella velocità»
Nel primo tempo sbatteva su Gasperini
Gianni Mura su Repubblica dedica ampio spazio al Napoli. L’editorialista ha un debole per il Napoli di Sarri, non lo ha mai nascosto. Quest’estate ha definito gli azzurri i favoriti per lo scudetto. Ha scritto che ha vinto in rimonta, come Juventus e Inter, e ha aggiunto che ha vinto “una partita che sembrava messa male”
L’Atalanta si è confermata la sua bestia nera. L’anno scorso gli aveva tolto sei punti su sei, stavolta ci ha provato, riuscendoci per un’ora scarsa. Con l’Atalanta non è mai facile: Gasperini organizza linee difensive elastiche, pronte a chiudere e ripartire. Nel primo tempo, la colpa del Napoli non è tanto quella di incassare un gol di testa di Cristante, troppo libero, su calcio d’angolo, ma quella di continuare a sbattere contro quelle linee senza variare il copione.
Poi, ha evidenziato come il cambio – De Roon per Petagna – abbia detto male a Gasperini. Ma Mura si è soffermato soprattutto sul Napoli.
Perché il silenzio stampa?
“Partite così, contro squadre ben organizzate e di gamba buona, il Napoli dello scorso campionato non le avrebbe vinte. Per questo il risultato è importante, perché ottenuto senza perdere la calma, insistendo sul gioco solito, limando gli errori, cercando precisione nella velocità. Il gol del 2-1 è il flash di queste graduale crescita. Quanto a Rog, finché i titolari inseguono la condizione migliore, meriterebbe un po’ più di spazio. Ma Reina cosa fa? Il suo, allo stadio, è sembrato un addio definitivo, e questo è un problema. Un altro, anche perché senza spiegazioni, è il persistere del silenzio-stampa”.
