Come le scelte (anche discutibili) dei giocatori orientano il mercato: Coutinho risponde all’incedibilità “stabilita” dal Liverpool, Kondogbia vuole il Valencia.
Ammutinamenti (o quasi)
Ieri la storia fantastica di Ousmane Démbélé, oggi Coutinho e Kondogbia. Settimana scorsa, il caso Neymar. Ormai il calciomercato è completamente in mano al volere dei calciatori. Che, attraverso segnali convenzionali o veri e propri ammutinamenti, dettano letteralmente le loro condizioni. Di pochi minuti fa la notizia secondo cui Coutinho avrebbe chiesto ufficialmente la cessione al Liverpool. Poche ore prima, il club della Mersey aveva risposto picche all’offerta del Barcellona, sbandierando l’assoluta incedibilità dell’asso brasiliano. Risposta immediata del calciatore, che – secondo quanto riportato da Sky Sports – avrebbe spinto il più possibile per un addio amichevole e ora è stanco di cercare inutilmente una soluzione.
In Italia, invece, ecco il caso Kondogbia. Il centrocampista dell’Inter non si è presentato, questa mattina, alla seduta di allenamento. Ovviamente, l’assenza ingiustificata dell’ex Monaco porterà a dei provvedimenti disciplinari, ma dietro di lui c’è il Valencia. Piazza gradita al calciatore, che ha deciso di “spingere” per il trasferimento forzando la mano con l’Inter. Secondo Mediaset, non ci sarebbe ancora accordo tra i due club, quindi Kondogbia ha utilizzato un metodo abbastanza “forte” per spingere la trattativa. È il nuovo modo di fare calciomercato. Anzi, sono i calciatori che si inventano un nuovo modo di fare calciomercato. Di orientarlo, di decidere. Da soli.
