Entrambi i gol del Bayern nascono dopo brevi (e proficui) confronti tra il direttore di gara e gli arbitri Var. Ancelotti vince ai rigori.
Secondo trofeo stagionale
È tempo di Supercoppe, e il Bayern torna a vincere. I bavaresi di Ancelotti, dopo un precampionato tribolato e dagli esiti nerissimi (sconfitte contro Milan, Inter e Napoli, tra le altre), tornano a fare sul serio. Il successo contro il Borussia Dortmund arriva ai calci di rigore, ma la vera notizia è l’utilizzo del sistema Var durante la partita. In occasione del primo gol dei bavaresi (il Dortmund era avanti 1-0), il direttore di gara si è servito dello strumento tecnologico per valutare la posizione Kimmich.
Nella sintesi che vi proponiamo, sotto, c’è il racconto dell’episodio. L’arbitro e il guardalinee lasciano correre, Lewandowski trova la rete su cross basso del terzino, poi il confronto via auricolare con i “moviolisti”, inquadrati in diretta. Venti secondi in tutto e decisione (corretta) presa in maniera perfetta.
Anche per il secondo gol, veloce conciliabolo – sempre via auricolare – con la stanza Var, anche in questo caso gol regolare assegnato con puntualità e velocità. Buon test, dunque, per la tecnologia Var. Che, se implementata e gestita bene, può davvero aiutare. Come in questi due casi.