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Ounas, talento del dribbling da svezzare con il metodo-Insigne

Fame Napolista / Come e dove gioca l’esterno del Bordeaux, le sue doti nel saltare l’uomo e la necessità di crescere

Ounas, talento del dribbling da svezzare con il metodo-Insigne

Esterno di fantasia

C’è una vera e propria letteratura, online, incentrata sulla figura di Adam Ounas. L’esterno del Bordeaux, come spiegato in un pezzo pubblicato da Outsideoftheboots, è «uno dei tantissimi talenti espressi negli ultimi anni dal calcio francese, probabilmente uno dei più spettacolari da veder giocare». Il termine esatto utilizzato dall’autore del testo, Mate Bajtay, è “exciting”. La traduzione letterale dall’italiano, “eccitante”, non è calcisticamente pregnante ma rende perfettamente lo stile di gioco del 20enne nativo di Chambray-lès-Tours, nella Loira. Nello stesso paese è nato Mikail Silvestre, che i più nostalgici ricordano all’Inter – quando invece sarebbe meglio tener presente la sua esperienza successiva al Manchester United.

Tornando a Ounas: la sua caratteristica migliore è la capacità nel dribbling. Ovvero, l’arte bellissima e necessaria che permette a squadre strutturate come il Napoli di generare superiorità numerica e quindi vantaggio posizionale in una zona precisa del campo. Quella preferita da Ounas è la cintura esterna, indifferentemente destra e sinistra. Pur essendo mancino, la posizione di Ounas nei vari sistemi di gioco si scontra spesso con la prassi consolidata del calcio moderno, che vorrebbe gli esterni offensivi schierati sulla fascia invertita al loro piede preferito. Ounas, infatti, è stato spesso utilizzato sulla sinistra.

Questo, ovviamente, modifica l’approccio al gioco: una delle azioni ricorrenti di Adam è il movimento a rientrare, a convergere in campo per tentare la conclusione. Questo non può succedere nelle occasioni in cui opera sul lato del suo piede forte: in quel caso, il servizio al centro per i compagni diventa l’obiettivo primario del suo gioco.

I dati

Queste caratteristiche tecniche portano a una facile definizione del calciatore nelle statistiche personali: Ounas porta a compimento 1,2 dribbling per match e subisce altrettanti falli; i palloni giocati e le occasioni create non sono tantissimi, rispettivamente 17 e 0.8 per match, ma la configurazione del Bordeaux non è propriamente proattiva. Quindi, le qualità di Ounas sono sfruttate più per azioni di transizione che per costruire scompensi in momenti di attacco posizionale.

Dal punto di vista della conclusione, le statistiche sono molto positive: il rapporto percentuale tra conclusioni tentate e quelle finite nello specchio della porta dice 64%. Il resoconto posizionale è diviso esattamente a metà: il 50% dei tentativi di Ounas arriva dall’interno dell’area, il resto arriva oltre i 16 metri.

L’ultima statistica da sottolineare riguarda il lavoro in fase di non possesso. Nonostante doti prettamente offensive, Ounas ha messo insieme un totale di 24 eventi difensivi in 1215′ di gioco in Ligue 1. Uno ogni 50 minuti. Non è un dato conforme al lavoro di copertura tipico degli esterni del Napoli, ma è una buonissima base di partenza considerando l’eventuale lavoro di strutturazione che toccherebbe a Sarri qualora il passaggio dal Bordeaux si concretizzasse.

Le prospettive

Abbiamo già iniziato a parlare di Ounas in chiave Napoli, ci sentiamo autorizzati dal racconto del mercato. Secondo gli ultimi rumors, l’accordo col calciatore sarebbe già fatto, mentre la trattativa coln il Bordeaux si sbloccherà solo in seguito alla definizione dell’affare Reina. Ounas occuperebbe lo slot che fino all’anno scorso è stato di Dries Mertens, esterno sinistro alternativo al posto di Insigne.

In quest’ottica, data la narrazione internazionale del calciatore e la sua giovane età, sarebbe un acquisto perfetto. Anzi, addirittura sorprendente. Basta consultare la profilazione pubblicata da Bleacher Report per rendersi conto che Ounas, originariamente, era stato accostato al Manchester United di Mourinho. Il suo arrivo al Napoli permetterebbe a Mertens di rimanere “tranquillo” nella sua nuova dimensione di attaccante centrale. E permetterebbe a Sarri di costruire, letteralmente, un altro talento importante all’interno di un contesto tattico ormai definito, anzi rifinito.

Ounas ha proprio questo tipo di necessità: esaltare un talento intermittente, improvviso ed episodico attraverso il gioco di squadra. Crescere in un sistema organico per diventare un calciatore che vada al di là della giocata spettacolare e possa essere una risorsa importante in tutte le manovre offensive. Un po’ quello che è successo a Insigne, grazie a Benitez prima e a Sarri poi. Le premesse iniziali dei due calciatori erano molto simili, soprattutto dal punto di vista dell’abilità potenziale riconosciuta. Anche Insigne era exciting. Oggi è un calciatore fatto, finito, completo. Prendere Ounas vorrebbe dire iniziare un altro percorso così, con un mancino francese da far evolvere. Non male come incipit tecnico e narrativo, soprattutto a Napoli.

 

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