L’intervista a Paolo Condò per Sky Sport, ancora incentrata sulla finale di Champions e poi un passaggio su Bonucci.
Le partite non si possono giocare a cento all’ora
Sono passate tre settimane ma il pensiero torna sempre a Cardiff e a quella finale perduta malamente contro il Real Madrid. Il pianeta Juventus procede verso una progressiva normalizzazione. Eppure Allegri non può far a meno di toccare l’argomento nell’intervista con Condò per Sky Sport. E a proposito della finale dice: «Se potessi tornare indietro? Alla fine del primo tempo – riporta la Gazzetta dello sport – avrei fatto due o tre cambi, ma era impossibile perché quando si gioca una finale si pensa anche ai supplementari e in quel momento avevo Pjanic con un ginocchio in disordine, Mandzukic con una caviglia che si stava gonfiando e quindi li ho rimandati in campo sperando che la partita si mettesse in un certo modo e che 20 minuti riuscissimo a reggere».
E invece è andata diversamente. Il mondo Juve sta riprendendo conoscenza. Allegri torna su un concetto caro anche a noi del Napolista: «Le partite non si possono giocare tutte a cento all’ora, non potevamo pensare di fare il secondo tempo come il primo perché in avvio avevamo spinto molto».
Bonucci
Infine, un passaggio su Bonucci. Ricorda l’esclusione del difensore contro il Porto, quando finì in tribuna, però poi aggiunge: «Contro il Porto abbiamo giocato bene, dopo due giorni Bonucci è rientrato perché è un giocatore importante, straordinario e soprattutto deve capire che sarà il futuro leader dello spogliatoio della Juventus».