Coinvolte nella lotta Sampdoria, Sassuolo e Udinese: è l’unico criterio meritocratico rispetto alla classifica nella distribuzione dei diritti tv.
L’articolo della Gazzetta
Lotta a tre. Per due milioni di euro. Il Napoli è coinvolto in una sfida a distanza con la ROma che vale molto di più, ma intanto la Sampdoria è iscritta a questo rush finale qui. E ha tutta l’intenzione di combattere, proprio per soldi.
Il meccanismo della Serie A prevede infatti dei premi in denaro in base al piazzamento finale in classifica. Premi che, come vediamo nella grafica Gazzetta sotto, decrescono dal primo fino al nono posto. E poi diventano un “gettone” da un milione di euro oltre quella soglia di classifica. Zero incassi, infine, per le tre retrocesse.
Per questo motivo, il match di Marassi – altrimenti senza senso per i doriani – sarà comunque vivo. Vale più o meno 2,1 milioni di euro in più in cassa. Scrive così la Gazzetta: «È il frutto della novità introdotta l’anno scorso dalla Lega che ha deciso di destinare i ricavi incrementali dei proventi tv all’ultima classifica di campionato. La ripartizione collettiva della Serie A, infatti, è molto meno meritocratica delle altre leghe. Solo il 5% della torta (40,5 milioni) dipende dal posizionamento nell’ultimo torneo (il 40% in parti uguali, il 30% in base ai bacini d’utenza e il restante 25% secondo i risultati degli anni precedenti)».
È il lavoro che Il Napolista sta conducendo in questi giorni sui diritti tv (qui e qui i primi due pezzi). E che abbiamo interrotto (solo momentaneamente) in vista dell’ultima di campionato. Che, a parte la Sampdoria, vede correre anche Sassuolo e Udinese per un obiettivo economico “riparatore”. Sì, riparatore rispetto a un regolamento che ha poco di meritocratico rispetto agli altri campionati d’Europa. Ma ne riparleremo.