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Bellinazzo: «Napoli per la prima volta oltre i 300 milioni di fatturato»

Il giornalista economico Marco Bellinazzo al Cormezz: «La situazione economica del club permette di operare sul mercato prima dell’eventuale preliminare»

Bellinazzo: «Napoli per la prima volta oltre i 300 milioni di fatturato»

Il doppio bonus

Marco Bellinazzo, esperto di finanza applicata al calcio, ha rilasciato un’intervista al Corriere del Mezzogiorno. Il giornalista del Sole 24 Ore ha parlato del Napoli, della sua situazione patrimoniale. Solida, solidissima. Tanto che la differenza tra secondo o terzo posto, a patto di superare il preliminare di agosto, è praticamente inesistente. Ecco i punti più interessanti del discorso: «Quest’anno il Napoli ha un doppio bonus. La partecipazione alla Champions, che dovrebbe fruttare tra i 60 e i 70 milioni, più la mega plusvalenza di 80 milioni per Higuain. Quest’anno la società supererà per la prima volta i 300 milioni di fatturato. Il Napoli può fare acquisti senza preoccuparsi di ottenere prima il pass per i gironi di Champions».

Le differenze tra secondo e terzo posto: «Sportivamente cambia tutto, perché il fondamentale accesso in Champions passa da due partite in cui bisogna fare bene sul campo. Dal punto di vista finanziario, uscire ai playoff comporta un indennizzo tra i 12 e i 13 milioni. Un contentino non paragonabile ai soldi che ricevi quando entri nella fase a gruppi. In caso di preliminare superato,  chiudere secondi o terzi di cambia poco, parliamo di una piccola quota dei diritti televisivi, un 3-4% in meno o in più del market pool, che però è determinato in maniera preponderante dal cammino nella competizione. Quindi pochi milioni, non cifre che spostano gli equilibri».

La rivoluzione digitale, i nuovi profili sui social: «Sono iniziative che iniziano a spostare il Napoli sulla dimensione internazionale e digitale, da sole non bastano a potenziare il brand. Servono politiche commerciali ad hoc e più attenzione alla propria storia. Il Napoli potrebbe creare sinergia con gli oligarchi russi, i cinesi e gli Stati Uniti. Diventare una sorta di Napoli 3.0 che possa essere la squadra dei napoletani all’estero e dei nuovi tifosi azzurri stranieri».

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