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Dominio del Napoli: 3-0 alla Lazio, Champions ipotecata. Superbo Insigne

Il Napoli di Sarri in purezza per oltre un’ora. Dieci minuti di sofferenza quando entra Keita. Per il resto, non c’è partita. La Roma resta a quattro punti. La Lazio a sette.

Dominio del Napoli: 3-0 alla Lazio, Champions ipotecata. Superbo Insigne

La Roma resta a meno quattro

Dominio del Napoli che batte la Lazio tre a zero, ipoteca il terzo posto e lascia aperta la corsa al secondo. Il Napoli sale a 67 punti in classifica, a quattro dalla Roma seconda. E lascia la Lazio a meno sette. Il tutto a sette partite dalla fine. Gol di Callejon nel primo tempo e doppietta di Insigne nella ripresa. Lorenzo è grande protagonista, anche con un salvataggio sulla linea in un raro momento critico della partita.

È la decima vittoria esterna in campionato. Eguagliato il record di Benitez e c’è la possibilità di batterlo. Inoltre, dato molto importante, il Napoli torna a non subire gol. Due curiosità: il Napoli ha battuto fuori casa sia la Roma sia la Lazio. E sullo 0-3, Sarri toglie Callejon e inserisce Zielinski. Una sostituzione che segna un momento importante.

Padrone del campo

La squadra di Sarri gioca il calcio che predilige, offre un’ottima prestazione, sempre padrone del campo. E poi soffre il giusto quando, sullo 0-2, Inzaghi inserisce Keita che crea qualche scompiglio alla difesa napoletana. Una parata di Reina sul giovane ex Barcellona e un salvataggio di Insigne sulla linea evitano di riparire pericolosamente la partita. Per il resto, il Napoli a lungo lascia ai laziali soltanto qualche contropiede. Per sessanta minuti è assoluto padrone del campo. Di Callejon e Insigne le reti che aprono e chiudono l’incontro. La prima con una classica azione del Napoli. La seconda con un pregevole tocco di suola di Insigne che manda la palla a morire sul secondo palo.

Una prestazione maiuscola degli azzurri che mostrano il solito calcio arioso, geometrico e che a lungo rende la Lazio impotente.  Ottime le prestazioni di Allan, Hamsik, Jorginho, Insigne.

Sarri torna all’antico

Sarri torna all’antico, con Allan e Jorginho a centrocampo. La mediana che in effetti contro la Juventus ha dato più solidità ed efficacia rispetto a Diawara e Zielinski. Albiol e Mertens recuperano il posto al centro della difesa e dell’attacco. La sola novità è Strinic al posto di Ghoulam. Simone Inzaghi deve fare a meno di qualche assenza importante: Biglia, De Vrij, oltre a Lulic. Hoedt in panchina. E a centrocampo schiera il giovanissimo Murgia classe 1996.

Primo tempo in controllo

Un primo tempo in cui il Napoli è in controllo della partita. 67% possesso palla (a fine partita sarà 64%), 439 passaggi completati (Jorginho ha toccato quasi cento palloni) contro i 196 della Lazio  (a fine partita sarà 784 a 403) che si affida fondamentalmente alle ripartenze con Immobile pronto a pungere e Felipe Anderson a copririgli le spalle e a dargli un appoggio. Paradossalmente le prime due occasioni sono per la Lazio, con due tiri di Milinkovic. Ma il Napoli orchestra bene, padroneggia la situazione, non va in sofferenza. La Lazio ovviamente non è la Juventus e picchia decisamente di meno. Tre falli commessi in 45 minuti dalla squadra di Inzaghi, con l’ammonizione di Bastos per un’entrata su Allan molto attivo. E quattro commessi dal Napoli.

Gol geometrico

Napoli che passa al 25esimo con una classica azione geometrica che si svolge sul centrosinistra. Mertens appoggia in area per  Hamsik che taglia sul secondo palo dove accorre Callejon e deposita in rete. Il Napoli di Sarri in purezza. In precedenza, al 18esimo, un’altra bella azione palla a terra è sfumata perché Insigne si attarda e cincischia col pallone in area.

La reazione della Lazio di fatto non c’è. Un paio di ripartenze, nate entrambe da appoggi sbagliati degli azzurri. Felipe Anderson calcia rasoterra e Reina blocca in due tempi. E poi il portiere spagnolo si avventura in un’uscita spericolata su Immobile che per poco non lo beffa con un pallonetto.

C’è ancora tempo per un clamoroso gol fallito fa Insigne che sbaglia da solo davanti alla porta, ben servito da Mertens che aveva approfittato di un’incertezza di Wallace. Una curiosità: in Curva Nord sventola la bandiera con Sora Lella.

Dominio a inizio secondo tempo e raddoppio

Il secondo tempo comincia col Napoli sempre padrone del campo. Bel tiro di sinistro di Hamsik al 48esimo respinto da Strakoshache poi para su Insigne. Un minuto dopo, gran bella comibinazione Hamsik Insgine Hamsik con palla sul secondo palo. È bravo Strakosha ad anticipare Callejon. Il Napoli corona il dominio di inizio del secondo tempo con il raddoppio di Insigne che di suola, con finta nonchalance, fa morire sul secondo pallo un assist a candela di Allan. Una rete di alta classe. È il 51esimo. Lazio-Napoli 0-2

Entra Keita e fisiologica, breve, sofferenza

Inzaghi fa entrare Hoedt e Keita per Bastos e Murgia. A questo punto la Lazio ha una fiammata. Keita si rende subito pericoloso, supera Reina che poi chiude in angolo. Sul corner, Parolo svirgola in area e poi, un minuto dopo, una girata di Immobile. Al 60esimo, terza sostituzione Lazio: Gabarron per Basta. Una decina di minuti e c’è la seconda fiammata dei laziali.

Al 69esimo bella parata di Reina su Keita e poi su Gabarron. È il momento in cui la Lazio preme di più. Keita si beve tutti sulla sinistra, mette in mezzo, Lukaku appoggia a Gabarron e sulla linea salva Insigne. Contropiede pericoloso di Mertens. Poi ammonito Allan per fallo su Keita che ha cambiato la partita. Sarri fa due cambi. Il primo èuna deroga al 4-3-3, con Zielinski per Callejon. Il secondo è Rog per Hamsik. Il terzo è Milik per Mertens. E arriva il terzo fol, con Insigne che avvia la ripartenza, appoggia a Milik a sinistra, cross per Zielinski che appoggia per Lorenzo che incrocia in modo imparabile. Tre a zero e si va a casa.

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