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L’editoriale di Gazzetta: «Sconfitta perfetta per Sarri, gli alibi abbondano»

Il commento Gazzetta è affidato a Sebastiano Vernazza: «Nella ripresa, la Juve si è ripresa la scena, al netto degli episodi da moviola».

L’editoriale di Gazzetta: «Sconfitta perfetta per Sarri, gli alibi abbondano»

Scrive Vernazza

La Gazzetta dello Sport lascia a Sebastiano Vernazza l’onere/onore di commentare Juventus-Napoli. L’editorialista in rosa scrive cose condivisibili e altre un tantino da rivedere. L’apertura è sul Napoli, e sul concetto di alibi: «Chiamate Napoli 3131. La squadra di Sarri cade a Torino nell’andata delle semifinali di Coppa Italia, vittima dello stesso
risultato di Madrid contro il Real in Champions League. Sconfitta con
largo contorno di polemiche, la Juve ha vinto grazie a due rigori,
l’ultimo dei quali arrivato in fondo a un’azione nata da un penalty non
concesso al Napoli. In un certo senso Sarri incassa l’insuccesso perfetto perché gli alibi abbondano, ma parliamo del terzo rovescio in due settimane tra coppe e campionato: chiari segni di frenata, forse di declino. La Juve per contro ha infilato la 35a vittoria di fila allo
Stadium, in competizioni nazionali».

Fin qui, possiamo dire che ci siamo. Siamo abbastanza vicini alla realtà, anche se parlare di declino perché si è perso in casa del Real Madrid e di una squadra reduce da 35 vittorie casalinghe in competizioni nazionali ci pare un po’ eccessivo. Sul concetto di alibi siamo d’accordo, l’abbiamo scritto.

Il giudizio sulla partita

Il resto del commento si gioca tutto su Allegri. Nel senso: il Napoli segna in un momento di confusione tattica dei bianconeri, «che non riescono a capire le istruzioni dell’allenatore e non si mettono a quattro». Ovvero: gol del Napoli, demerito della Juve. Poi, «Allegri è rientrato in sé e la Juve si è ripresa la scena, non c’è stata più gara, al netto degli episodi da moviola. Il gioco di Sarri si è rimpicciolito, fino a dissolversi. L’impressione è che molti abbiano capito l’antifona: aggredire alti i sarriani, intralciarne le uscite, intossicarne i triangoli rapidi».

La seconda parte del match è stata “letta” in maniera giusta, anche se la frase “al netto degli episodi da moviola” è una visibile forzatura. Esattamente come quella del “non c’è stata più gara”. Perché la Juventus, nel secondo tempo, ha tirato tre volte nello specchio della porta. Rigori compresi. Il Napoli zero, ci siamo. Però diteglielo, a Vernazza. Diteglielo, alla Gazzetta.

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