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Da Kessiè a Deulofeu, le idee (e non solo) per il Napoli del futuro

I rumors sul mercato prossimo venturo confermano che la strada scelta dal Napoli è quella della gioventù calcistica, della costruzione del talento.

Da Kessiè a Deulofeu, le idee (e non solo) per il Napoli del futuro

Come il Bvb

Oggi il Borussia Moechenhladbach ha annunciato (ovviamente su Twitter) che Mahmoud Dahoud ha firmato per il Borussia Dortmund. Sarà a disposizione del club giallonero dalla prossima estate.

Vi riportiamo questa notizia, in apertura, non tanto per la concezione dortmundista del Napolista, ma perché segna ancora di più un preciso territorio del management calcistico. Il Borussia, che quest’anno arriverà tra il secondo e il quarto posto in Bundesliga (al momento è terzo a 16 punti dal Bayern capolista e a tre punti dal Lipsia secondo), apre la sua campagna acquisti con un calciatore nato il primo gennaio del 1996. Così, giusto per dire.

È la strada che ha scelto il Napoli, l’estate scorsa, dopo aver ceduto Higuain alla Juventus. È un certo modo di fare calcio, che diventa necessario quando ci sono determinate dinamiche (economiche, sportive, quindi di competitività). È il modo del calcio europeo. È la strada che a Castel Volturno sembrano aver deciso di imboccare nuovamente per la prossima sessione di trasferimenti.

Nomi del futuro, nomi per il futuro

Il Napoli si sta già muovendo, ovviamente. Ovviamente ad ampio raggio – come scrivevano un tempo e forse ancora oggi le forze dell’ordine. In qualche caso abbozzi di trattative, in altri potremmo definirli carotaggi. Cominciamo da uno dei nomi più gettonati: Kessiè. Un po’ ci fa piacere, anzi molto. Ne abbiamo scritto non molto tempo fa, l’ivoriano dell’Atalanta sarebbe il classico investimento che permetterebbe di innalzare un livello peraltro già alto. Qualcuno sussurra di un accordo già raggiunto tra il Napoli e il calciatore che preferirebbe l’azzurro al giallorosso della Roma. Come dire: staremo a vedere, andiamoci cauti ma sarebbe carino. Molto carino.

In avanti

Accanto a Kessié, altri nomi. Più offensivi, nel senso di attaccanti. Anche perché il centrocampo è già abbastanza coperto e giovane. Con gli acquisti di Rog, Diawara e Zielinski, il Napoli si è assicurato una mediana di valore per i prossimi anni. Bisogna pensare sempre al futuro. In attacco, è molto probabile che Mertens vada via. Sta disputando un’ottima stagione e giustamente vuole monetizzare. Persino Mou lo desidera al Manchester United. Qua i carotaggi riguardano Keita e Verdi. Del primo (anche di lui) avevamo già scritto, il secondo è una new entry assoluta, una vecchia conoscenza di Sarri (due stagioni insieme ad Empoli) e una buona duttilità come esterno, centrocampista, uomo di raccordo. Non rientra perfettamente nel target giovane (compirà 25 anni a luglio), ma può essere un’idea per il vice Callejon.

L’ultima suggestione è iberica, spagnola, stuzzicante. Gerard Deulofeu, ex futuro Messi della Masia e poi gioiellino inespresso all’Everton. Oggi, appiglio ultimo di un Milan che ha dovuto rinunciare a Bonaventura e ha deciso di rinunciare a Niang. Il giovane spagnolo, di proprietà del secondo club di Liverpool, è stato convocato con la sua Nazionale ed è ancora legato (in una qualche maniera abbastanza contorta) con la casa madre catalana. Che starebbe pensando di riportarlo a casa, ma non è così facile o scontato. Sarebbe un colpo di livello per il Napoli, è un bell’esterno ambidestro di fantasia. Uno che doveva avere una dimensione assoluta, che ha riscoperto se stesso grazie all’Italia e che avrebbe ancora tutto il tempo di puntare al top. I 23 anni compiuti solo due settimane fa dicono che il profilo è futuribile. Rientra nel progetto Napoli, dunque.

In uscita

Ovviamente le operazioni non sarebbero solo in entrata. Di Mertens abbiamo detto. È da verificare la posizione di Ghoulam che oggi possiamo considerare tra i probabili partenti. Il terzino algerino potrebbe essere ceduto, non si conosce ancora il nome del papabile per sostituirlo. Si è parlato di Grimaldo, ma l’operazione è complessa e costosissima. Così come quella per Ricard Rodriguez. C’è sempre Koulibaly, al di là delle dichiarazioni del franco-senegalese. Altrimenti sarebbero poco comprensibili gli acquisti dell’estate scorso: Maksimovic e Tonelli che peraltro è spesso infortunato. Infine c’è Insigne. La speranza è che le parti trovino un accordo, noi siamo moderatamente fiduciosi ma sappiamo che non è una trattativa semplice.

Sarri

E poi c’è un altro aspetto importante. Il sodalizio tra Sarri e Giuntoli non è mai stato così forte. Non è sfuggito che in occasion della premiazione per la panchina d’oro, l’allenatore toscano ha ringraziato il direttore sportivo e “ha dimenticato” De Laurentiis. Sono al lavoro in coppia, anche se ovviamente Sarri preferirebbe limitare gli addii. Disegnano il Napoli che sarà. Ovvero, una squadra simile a quella che dovrebbe essere: giovane, ampia, forte, competitiva sul mercato dei migliori prospetti. Dahoud pure, anche lui sarebbe stato perfetto. Però c’è un Dortmund di mezzo. Loro lo fanno da un po’, noi abbiamo appena iniziato. Ci sta stare un po’ indietro.

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