La nostra idea sulla formazione di domani, sui ballottaggi e sulle possibili scelte in vista dell’inizio della sfida di Champions contro il Real Madrid.

Real Madrid
Eccola qui, la probabile formazione. Quella vera, quella “seria” dopo l’esercizio di epica e immaginazione di ieri sul centrocampo. Che poi, in realtà, i dubbi sono davvero solo lì: chi affiancherà Hamsik nella linea mediana a tre? Sì, perché il resto è tutto deciso, chiaro, scontato. Hysaj ha recuperato completamente la condizione, idem Koulibaly. In attacco, Mertens è praticamente intoccabile nel ruolo che poteva creare qualche dubbio. Ogni maglia (nera, secondo i rumors) è assegnata, ogni ruolo è coperto. Proviamo a sciogliere noi i ballottaggi.
Allan-Zielinski
Ieri abbiamo parlato di riconoscenza, e qualcosa che rimanda a questo sentimento ci sarà sicuramente. In realtà, però, il punto percentuale che assegniamo ad Allan nasce dalla necessità di copertura rispetto a una squadra che si chiama Real Madrid. Che, nel terzetto di centrocampo di fronte, schiererà probabilmente Modric-Kroos-Casemiro, in ordine di qualità assoluta. E che, quindi, non è proprio l’ultimo arrivato in quanto a palleggio e capacità di trattare il pallone. Il vecchio discorso della legna a centrocampo, della corsa, della gamba, del mordere le caviglie. L’unica cosa in cui Allan difetta rispetto al suo contender polacco, ormai stabilmente (e giustamente) titolare nel ruolo di interno destro.
Quindi, come dire: siamo indecisi anche noi, e probabilmente l’ipotesi Zielinski è quella più rivoluzionaria, romantica perché offensiva. Ma Allan ci pare più realistico, e questo realismo vale un punto percentuale. Una percentuale praticamente pareggiata è una nostra paraculata. Potremmo dire di averci visto quasi giusto, nel caso in cui Sarri schierasse Zielinski. Se invece la scelta dovesse ricadere su Allan, avremmo indovinato e basta, ovviamente.
Jorginho-Diawara
Stesse percentuali, chiave tecnica e narrativa diametralmente opposta. Se per quanto concerne il ballottaggio Zielinski-Allan entra in campo il discorso sulla necessaria fisicità, di risposta alla grande qualità offensiva degli avversari, il discorso si ribalta. Il Napoli con Jorginho soffre la marcatura a uomo su Jorginho. Un’idea che, ci sentiamo di dire, il Real Madrid attuerà difficilmente. Un po’ perché si chiama Real Madrid, un po’ perché il solo Casemiro avrebbe le caratteristiche per gestire una guardia a tutto campo. Il brasiliano, però, è utilizzato come equilibratore assoluto di gioco sull’asse tutto tecnico Modric-Kroos, come pivote di rottura e lettura. Una roba di corsa, certo, ma più attenta alle coperture posizionali che al seguire un solo avversario.
In questo contesto, ci sentiamo di dare un punto in più a Jorginho. Perché il brasiliano mantiene meglio il possesso orizzontale, il principio di gioco ideale per sfruttare gli spazi lasciati da una squadra che non pratica un pressing ordinato. Che non ha attaccanti o centrocampisti in grado di pressare in maniera continua e uniforme sui portatori, e che quindi difficilmente impedirà il lavoro di rattoppo dell’ex Verona. Cambierebbe poco con il Diawara riscritto da Sarri, ma Jorginho ci pare più congeniale. E questa nostra idea vale un punticino in più. Appuntamento a domani, vedremo se e quanto avremo avuto ragione.