A San Siro sarà una partita molto complicata: il Milan è di nuovo una forza del nostro campionato, è ben organizzato e ha degli ottimi calciatori.
Chiriches in dubbio
L’ultima notizia utile su Vlad Chiriches, tra un Maradona e un altro, è che il regime di allenamento a cui è sottoposto il rumeno è (ancora) differenziato. Quindi, per dopodomani, non sappiamo ancora come andrà a finire. Probabile quindi che il famoso quinto centrale possa tornare nuovamente utile. Anzi, conoscendo Sarri sarà utilissimo: accanto ad Albiol, intoccabile come centrale ma soprattutto come regista difensivo, è presumibile che tocchi di nuovo a Lorenzo Tonelli. Alla terza partita consecutiva dopo i due match in casa contro Sampdoria e Pescara. E dopo i due gol, che sono un corollario nobile a due prestazioni nella norma.
Suso
Insomma, Napoli ancora in difficoltà in difesa. Contro una squadra che, al di là dell’ultimo periodo (interlocutorio), rappresenta comunque una forza del nostro campionato. Soprattutto in attacco, e soprattutto se Montella dovesse confermare le scelte dell’ultimo periodo. Al di là del dualismo Lapadula-Bacca, sono gli esterni a fare la forza di questa squadra. Quei classici giocatori che il Napoli soffre per caratteristiche genetiche. Suso, innanzitutto. Mancino, gioca a destra, splendida rivelazione in questo inizio di stagione. Rivelazione per tutti, ma non per noi. Il Napolista scrisse dello spagnolo in tempi non sospetti, “proponendolo” al Napoli. Lo potete leggere qui:
Il nome suggerito da chi scrive è quello di Suso, calciatore del Milan che sta facendo benissimo al Genoa. Spagnolo, mancino (al Napoli manca un fantasista di piede sinistro), poco considerato dalla casa madre. E anche disciplinato tatticamente, perché in grado di giocare indifferentemente esterno in un tridente, largo in un centrocampo a 4 e a 5 e da mezzala. Un prestito con diritto di riscatto, per 1-2 milioni ed eventuale conguaglio posticipato a giugno 2017, permeterebbe al ragazzo di fare il giusto apprendistato dietro Callejon e al Napoli di valutarlo senza l’ansia della valorizzazione. Completando, con una pedina di qualità, la batteria offensiva.
Alla fine, Suso non è più “poco considerato dalla casa madre”. Anzi, oggi è titolare inamovibile, è pronto a firmare il rinnovo del contratto. Ed è il secondo giocatore della rosa del Milan per occasioni create, 35. Con 6 assist, è dietro solo a Callejon, Hamsik, Icardi e Felipe Anderson in questa particolare classifica.
Bonaventura
L’altro grande nome dell’attacco rossonero gioca dall’altra parte, e l’abbiamo già nominato. Giacomo Bonaventura, nelle ultime partite schierato come terzo del tridente in attacco per supplire al pessimo stato di forma di Niang. L’ex atalantino arriva a 37 occasioni create, ma crea un dubbio a Montella: l’assenza di Locatelli porterà inevitabilmente alla necessità di cambiare qualcosa a centrocampo. Bonaventura, prima delle ultime partite da esterno offensivo, si è disimpegnato anche nel ruolo di mezzala. Potrebbe, quindi, arretrare di nuovo accanto al sostituto del giovane playmaker. Che, secondo i rumors, potrebbe essere Bertolacci, altro calciatore che il tecnico napoletano prova a recuperare.
Partita difficile
Tonelli, dunque. Di nuovo lui, ancora lui. A sei mesi dai bisbigli per l’infortunio cronico, a due settimane da quell’esordio con la Sampdoria che lo trasformò subito da carneade in eroe. Tempo dopo le discussioni dei tifosi sull’utilità immediata del suo acquisto. Oggi, quelle mezze polemiche si sono spostate su Maksimovic in panchina. Come se la panchina lunga che mancava negli scorsi anni, oggi, fosse diventata un delitto.
Anche con Tonelli, non sarà facile. Il Milan, l’abbiamo detto, ha ottime qualità in attacco. Anzi, forse il meglio del suo organico gioca proprio oltre il centrocampo. E all’andata era completamente un’altra squadra, ancora non rivitalizzata dall’organizzazione di gioco di Montella. Che, dopo aver battuto la Juventus a San Siro, proverà a ripetersi contro la squadra di casa sua. Lui, diviso tra Castello di Cisterna, Pomigliano d’Arco ed Empoli. E più volte, in passato, accostato alla panchina azzurra. Vedremo come andrà. Sarà, di certo, una bella partita.