Riflessione su Ronaldo, che Higuain ha eletto come personale «attaccante di ogni tempo». Il tradimento, gli incidenti, la carriera di un’icona dell’ultimo ventennio.
«L’attaccante d’area più forte di ogni tempo è Ronaldo»
Forte, è stato forte. Forse non il più forte di tutti i tempi, come invece ha affermato Gonzalo Higuain. È stato il primo rappresentante di un calcio giocato a un’altra velocità. Accelerazioni, progressioni e gol. Tanti gol. E tanta tecnica. Faceva tutto a velocità doppia. Dopo di lui, il Brasile non ha vinto più niente. L’ultimo Mondiale è stato il suo, Corea 2002. Una papera di Kahn favori’ la sua rivincita. Quattro anni prima, in Francia, di fatto la sua finale fini’ prima di cominciare. Negli spogliatoi. Vittima di un attacco epilettico. Fu mandato a forza in campo. Chissà cosa ricorda della serata che incoronò Zidane.
In teoria, vinse anche nel 1994. Contro l’Italia. Ma quel Mondiale lo guardò dalla panchina. E sempre contro Zidane, nel 2006, terminò di fatto la sua avventura in Nazionale. Ha segnato più di 400 gol. E, volendo ironizzare sulla preferenza di Higuain, non si è mai posto il problema del tradimento. Al Barcellona punto’ i piedi per trasferirsi all’Inter. Dove venne coccolato come nessun altro. Curato, atteso. Lui ricambiò perdendo uno scudetto e puntando i piedi per andarsene. La sua storia nerazzurra fini’ il 5 maggio, in lacrime sulla panchina dell’Olimpico. A pochi metri dall’odiato Cuper. Volle andarsene a Madrid. Dove giocò quattro stagioni e mezzo e vinse pochissimo. Andò via a gennaio 2007, quando al Real arrivo’ Higuain. L’ultimo schiaffo agli interisti lo rifilò accettando il trasferimento al Milan. Segnò persino in un derby che l’Inter poi vinse in rimonta.
Ha ispirato Cristiano Ronaldo, più potente dell’originale ma meno veloce e meno implacabile davanti alla porta. Ma più solido mentalmente. E più fortunato. Perché Ronaldo il brasiliano ha pagato un caro prezzo alla sfortuna. Si ruppe due volte il ginocchio. Oggi segnerebbe vagonate di gol. Le sue progressioni ricordavano gli slalomisti in azione. Ne sa qualcosa la Lazio travolta in finale di Coppa Uefa. Il più forte di tutti i tempi no. Il fondatore del calcio contemporaneo sì.