L’intervista postpartita di Maurizio Sarri a Mediaset Premium: «I dati fisici ci dicono che questa squadra non ha problemi di condizione».
Maurizio Sarri ai microfoni di Mediaset Premium nel postpartita di Napoli-Dinamo Kiev: «La squadra è uscita per il riscaldamento con il Benfica avanti 3-1, i ragazzi hanno realizzato che questa sera una vittoria non sarebbe stata diversa da un pareggio. Questo, chiaramente, ci ha tolto delle motivazioni. A un quarto d’ora dall’inizio della partita ha cambiato tutto, poi è chiaro che l’obiettivo deve essere non farsi influenzare. Un po’ ci ha condizionato».
Gabbiadini: «Nel primo tempo abbiamo messo tre volte Mertens uno contro uno contro il portiere. Avevo timore a mettere Manolo perché fino a ieri aveva un fastidio al polpaccio, non lo volevo far giocare più di tanto. Ha avuto un paio di situazioni favorevole. Siamo stati sfortunati, abbiamo avuto le nostre occasioni e non siamo riusciti a vincere per mancanza di cattiveria. Loro sono forti, da luglio a oggi hanno perso una sola partita. Questo è il nostro girone, si sapeva fin dall’inizio».
Problema fisico, di teta, o condizionamento psicologico dal risultato di Istanbul? «Non ho ancora visto i dati fisici di questa sera, i dati di Udine e del primo tempo sono importanti anche paragonati a quelli dell’anno scorso. Per me, i miei ragazzi sono stati fortemente condizionati. Questo fa parte della testa dell’uomo, sarebbe bello se funzionasse meglio».
Lavorare sulla mentalità: «No, tutto nasce da Napoli-Besiktas, viziata da errori arbitrali e noi ci abbiamo messo del nostro ma non ci saremmo qualificati comunque. Non è un problema di mentalità, non credo che Ciro [Ferrara, ndr] fosse già un mostro di personalità a 22-23 anni. Da un mese la squadra è rifiorita, ha messo di nuovo insieme grandi prestazioni. Spero che stasera si sia trattato solo di un calo d’entusiasmo dopo le notizie da Istanbul».