ilNapolista

Da Tolisso a Lapadula, storie di “quelli vicini al Napoli”: tutti bene, o quasi

Che fine hanno fatto gli uomini mercato estivi del Napoli? Come hanno iniziato la loro stagione? Piccola rassegna tra rimpianti, sogni futuri e “fossi” evitati.

Di solito, la maggior parte dei pezzi di analisi sul calcio vengono scritti a partire da una conoscenza di base sull’argomento da trattare, squadre, giocatori, allenatori. Il pezzo che segue, invece, percorre una strada alternativa. Chi scrive è con voi, si sta avventurando insieme a voi in un sentiero da esplorare, da conoscere da capire. Ovvero, prima di scrivere non sa niente (o quasi, concedetemelo) di quello che scriverà. Ebbene: che fine hanno fatto i calciatori che durante l’estate sono stati accostati al Napoli? Come hanno cominciato la loro stagione, com’è andata per loro mentre per il Napoli, mercato e risultati, è andata e va discretamente bene (a seconda dei gusti)?

Vogliamo iniziare il viaggio dall’Olanda, da quel Davy Klaassen che veniva dato per cosa fatta al Napoli da mesi ma che alla fine è rimasto all’Ajax. Il centrocampista oranje, secondo la narrazione del calciomercato, ha solo rimandato il trasferimento in una squadra top europea, qualcuno ha detto che è rimasto un promesso sposo del Napoli (che ha con l’Ajax un canale preferenziale dopo l’affaire-Milik) per la prossima stagione. Nel frattempo, 710 minuti, 5 gol e 3 assist in Eredivise; 4 gol in altrettante partite di preliminare di Champions, 2 presenze e 0 gol in Europa League. Insomma, ci viene subito da dire: forse è davvero un peccato che non sia arrivato. Speriamo che quel qualcuno di cui sopra, magari quello che diceva del matrimonio solo rimandato, abbia ragione, perché Klaassen sta riuscendo nella complicata impresa di riaffermarsi ad altissimi livelli.

c8bfd10d-ffc1-4835-94b2-7452f01c320e

Altri nomi del centrocampo: Herrera, Tolisso e la special guest Axel Witsel. Di solito, come insegna il proverbio dulcis in fundo, ci si tiene il meglio per ultimo. Noi la vogliamo sparare subito la cartuccia, perché stando ai rumors di mercato Witsel è stato a un passo dal Napoli e poi a un passo dalla Juventus. Una specie di antirecord. Più vera la seconda storia, da verificare la prima. Intanto, 656 minuti giocati in 9 presenze di Premier League russa e un solo gol. Più 180 minuti in Europa League senza acuti. Gli altri due centrocampisti hanno riempito le cronache con tempistiche diverse: Herrera nella prima parte, Tolisso nella seconda. Per entrambi il trasferimento sembra saltato per pochissimo (il ventiduenne francese lo ha proprio dichiarato, rifiutò il Napoli dopo giorni tormentati). Il messicano ha iniziato benissimo la stagione (due assist nel preliminare di Champions League e un gol alla prima giornata di campionato), per poi adagiarsi un po’, con un assist nell’ultima partita; il francese, invece, è costante nel suo rendimento. Favolosamente costante, ci viene da dire: un gol nella Supercoppa Francese, un gol e un asssit in Champions e 3 gol e un assist in Ligue 1 in 642′. Niente male, davvero.

Altri nomi forti sono quelli di Maurito Icardi, capocannoniere interista con 6 gol, e del suo assoluto contraltare tecnico, Gianluca Lapadula: capocannoniere in Serie B nella scorsa stagione e ora 72 minuti al Milan come riserva di Bacca. Poi, gli esotici che tanto esotici non sono: Fabinho, ad esempio, che Jardim sta reinterpretando come centrocampista centrale con ottimi risultati. Roba da 6 gol stagionali tra Ligue 1 (4) e preliminari di Champions (2), col corollario nobile di un assist nelle prime due partite di Champions vera e propria. Accanto a lui Sven Kums, regista belga che aveva irrimediabilmente l’Italia nel suo destino: a Udine, l’ex Gent accostato (timidamente, bisogna dirlo) a Sarri come vice-Jorginho ha giocato cinque partite di campionato per intero, senza grossissimi spunti di grande calcio e quindi di rimpianto per i tifosi azzurri. C’è anche Roberto Pereyra, che dopo qualche settimana da virtuale giocatore del Napoli si è unito al Watford di Mazzarri: un inizio buonissimo, un gol nella prima partita e due assist nelle due successive; il posto da titolare e due ammonizioni per gli ultimi due match di Premier.

37a133fc00000578-3761396-image-a-58_1472311816816

Chiudiamo con quelli di casa nostra, gli italiani. Non è facile fare una selezione di tutti i calciatori accostati al trasferimento al Napoli, quindi diciamo che prendiamo quelli realmente avvicinati dalla dirigenza azzurra. O che, almeno, non hanno smentito i contatti: Santon, Candreva e Zaza. Per il terzino, bocciato durante le visite mediche a Villa Stuart e successivamente dal West Ham, 6 partite da titolare su 7 e un rendimento senza acuti e senza tonfi; idem dicasi per Candreva, che non ha ancora messo in mostra tutte le sue enormi doti ma ha comunque collezionato tre assist in 7 partite di campionato, due per Icardi e uno per Perisic. Sul centravanti finito al West Ham, diciamo che caliamo un velo di omertà e simpatia. Vi linkiamo veloce un paio di nostri articoli, in modo da farvi rendere conto di come va l’avventura londinese dell’attaccante di Policoro.

https://www.ilnapolista.it/2016/09/la-bbc-si-chiede-problema-del-west-ham-non-sia-zaza-zero-tiri-porta-tre-partite/

https://www.ilnapolista.it/2016/10/gossip-dal-west-ham-zaza-non-giocare-piu-non-pagare-25-milioni/

La conclusione a questo pezzo è agrodolce. Abbiamo visto insieme che alcuni dei calciatori accostati al Napoli nella sessione estiva avrebbero effettivamente fatto comodo, anche se il calcio non si fa con i periodi ipotetici. Quindi, è quantomeno esagerato pensare e dire che un Tolisso (che comunque sta dimostrando che il Napoli ci aveva visto giusto) avrebbe fatto meglio di Zielinski o un Fabinho sarebbe stato più utile di un Maksimovic, tanto per fare due esempi. Questo è il lato amaro, che vive su queste incertezze che sarà possibile schiarire nella realtà. Probabilmente, però, non avrebbero fatto peggio, al netto di un eventuale impiego di Sarri. Ce lo dice il loro ottimo avvio di stagione.

Quello dolce, invece, riguarda la qualità dello scouting. O comunque, se per scouting si intende l’acquisto di calciatori per forza giovani e sconosciuti da paesi improbabili, del lavoro fatto dal team di osservatori del Napoli. Tutti i nomi più caldi dell’estate di mercato partenopea hanno avuto un buon inizio di stagione, e difficilmente i calciatori scarsi hanno buon inizi di stagione. Deludenti, volendo fare una sintesi estrema, solo Lapadula e (in parte) Witsel. Più Zaza, il nostro anticavallo di battaglia. Con il resto, magari forse chissà, ci vediamo presto. Da quello che ho letto e capito e visto scrivendo questo pezzo, non pare essere proprio una cattiva idea.

ilnapolista © riproduzione riservata