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Il Forum Uefa per allenatori e l’abolizione dei tempi supplementari

Le proposte più importanti dell’UEFA Elite Club Coaches Forum: rigori in caso di parità al novantesimo e altro.

Il Forum Uefa per allenatori e l’abolizione dei tempi supplementari

Abolire i supplementari in caso di parità nelle gare ad eliminazione diretta in Champions ed Europa League e andare direttamente ai calci di rigore. E’ la proposta di maggior impatto emersa nell’edizione annuale del Forum Uefa per allenatori club d’élite svoltasi due giorni fa a Nyon.

Tra i promotori di tale istanza, che uniformerebbe il format delle coppe europee a quello della Copa Libertadores (la Champions sudamericana), Mourinho e Wenger, che hanno trovato l’appoggio del portavoce dei tecnici Alex Ferguson: secondo l’ex manager del Manchester United, infatti, capita sempre più spesso, in caso di supplementari, vedere i giocatori trascinarsi stancamente in campo in attesa dei rigori a discapito dello spettacolo. Trovando però l’opposizione del direttore tecnico dell’Uefa Ioan Lupescu, il quale, pur dicendosi disponibile a valutare la proposta, si è detto perplesso poiché l’avvicinamento dei calci di rigore già dopo i 180’ canonici di un doppio confronto, o dopo i 90’ di una finale, potrebbe portare le piccole squadre a chiudersi ancor di più di quanto non facciano normalmente. Dal nostro punto di vista, l’istituzione dei tempi supplementari è ormai profondamente connaturata alle competizioni calcistiche, e sebbene i rilievi di Sir Alex Ferguson non siano campati in aria abolirli toglierebbe senz’altro una componente di fascino. Pensiamo a tempi supplementari che hanno fatto la storia del calcio, come quelli di Italia-Germania – il 4-3 del 1970 e il 2-0 del 2006 – ma anche quelli di Germania-Francia nel 1982 (1-1 al termine dei tempi regolamentari, 3-3 conclusivo che determinò i calci di rigore). Per rifarci a esempi più recenti e riguardanti le coppe europee, senza supplementari sarebbe mancato qualcosa anche alla narrativa del primo derby madrileno in finale di Champions nel 2014, nonché delle ultime due edizioni di Supercoppa europea, conclusesi entrambe con un gol decisivo a una manciata di secondi dai calci di rigore.

Nel corso del Forum, che dal 2013 è riservato ai tecnici che hanno totalizzato almeno 100 panchine nelle competizioni europee e a quelli che nell’anno precedente hanno raggiunto la fase a eliminazione diretta in Champions League e le semifinali in Europa League, si è discusso anche di altri temi, come la regola dei gol in trasferta, il numero di sostituzioni permesso nelle partite e dei trend tattici emersi dalle edizioni dello scorso anno e dagli Europei estivi in Francia. In particolare, è emerso che a Euro 2016 solo nel 31% dei casi le partite sono state vinte dalle formazioni che avevano maggior possesso palla rispetto ai loro avversari. Una percentuale, se possibile, scesa ulteriormente nelle gare a eliminazione diretta, dove solo in 4 casi su 15 il maggior possesso palla è stato premiato dal risultato. Si tratta di una tendenza di cui tutto sommato si era a conoscenza, ma certo, dati di questo genere fanno riflettere su un pericoloso appiattimento del gioco. Gli stessi campioni d’Europa del Portogallo, come noto, non hanno rubato l’occhio per la loro attitudine propositiva. D’altro canto, però, si può criticare un atteggiamento difensivista dal punto di vista dello spettacolo, ma in fondo ognuno combatte la guerra con le armi che ha.

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