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I rigori sono questione di palle: un oltraggio la mano di Pellè

I rigori sono questione di palle: un oltraggio la mano di Pellè

BUFFON – Decisivo quando sventa su Gomez, anzi su Chiellini lo zero a due teutonico. Nella battaglia decisiva dei rigori finali, in quel di Bordeaux, para il tiro debole di Muller ma gliene sfuggono per poco altri due. Peccato, davvero peccato. Le sue lacrime bagnano un’eliminazione arrivata nel peggiore dei modi – 7

I rigori, si sa, sono un momento orribile. Non conta essere i più bravi: conta la fortuna, la freddezza, conta se hai un Dio lassù a proteggerti o se il destino ha deciso che devi passare tu. Ma se c’è Buffon in porta li affronti un tantino più tranquillo. Che portiere, Gigione nazionale. Peccato, perché aveva intuito la direzione di almeno tre tiri: uno era troppo alto, imprendibile, gli altri due forse la fortuna poteva aiutarlo a pararli – 7  

BARZAGLI – Il più ordinato, il più silenzioso della Triade bianconera. In più rigorista perfetto in un’incredibile sagra degli errori – 7

E dire che nei primi minuti aveva esordito sbagliando due passaggi. Ma poi è stato tutto un gioco di anticipi e chiusure e l’apertura del nuovo fronte al 47’ è stata mirabile – 7

BONUCCI – Al 78’ incede nell’area bianco-tedesca. Neuer si muove come un ossesso. Bonucci lo mira negli occhi, parte, si ferma, tira, segna. Purtroppo non si ripete per la seconda volta – 7

I tedeschi direbbero “koikontrokazzen”. Si chiama così il rigore tirato da Bonucci in partita. È stato talmente bello e “kazzuten” quello, che è l’unico a cui perdono l’errore ai rigori finali – 7,5

CHIELLINI – Di testa prende tutto quello che può prendere. Si va alla guerra e lui c’è sempre – 7

Chiellini è come quegli amici che sai che stanno sempre lì. Sui quali puoi contare sempre, che ti accolgono quando hai bisogno di parlare e schiaffeggiano chi ti vuole fare del male. Bellissimo il corteo dei compagni verso di lui quando non ce la fa più. È la fotografia perfetta del gruppo Italia – 7

ZAZA dal 120’ – Entra per battere i rigori e sbaglia – senza voto

Il più grande errore di Conte. Il più grande punto interrogativo di questa Nazionale: ma come kaiser fai a convocare uno che ha giocato così poco e che non dà certezze? Ma come kaiser fai ad affidarti a lui per i calci di rigore? Ma come kaiser fai a sbagliare l’unica cosa che sei chiamato a tirare? Altro che senza voto. Sto inkazzaten neren – 5

FLORENZI – Il maratoneta funambolo. L’uomo dei calci piazzati, come quando crossa e Boateng mura modello pallavolo. Rigore è quando arbitra fischia. Si butta finanche su una traiettoria maligna di Muller – 7

Perde palla favorendo l’azione della Germania, poi si salva il sedere con una mezza rovesciata buttandola via quando comunque non sarebbe entrata in rete. Ha corso 11 km. È come il vicino della porta accanto che ti presta sempre il sale. È uno che al pallone ha votato l’anima – 7

DARMIAN dall’86’. Entra timido e non incide. Il destino dei rigori a oltranza gli provoca un mal di pancia che ricorderà per tutta la vita. Mai sbaglio fu più prevedibile – 4

Ho ancora addosso la sensazione di sapere già come andrà a finire. E non doveva finire così – 4

STURARO. Ha persino rischiato di segnare. Poi prende un’ammonizione superflua, un po’ idiota. Tranne Buffon, è l’unico che non viene chiamato a tirare i rigori – 5

Devo dire la verità, io non lo sopporto Sturaro, ma ieri sera ha fatto tutto quello che poteva. È che di più di questo non ne ha – 6  

PAROLO – Il centrocampo è il vero punto debole del contismo, ma l’adattato Parolo non sfigura con vari lanci azzeccati. Un recupero miracoloso, poi tatua i tacchetti sulla schiena di Gomez. Si conferma ai rigori e segna – 7

Ordinato e preciso nei contrasti. Impeccabile quando chiude su Muller con forza al 27pt. Freddo ai rigori. Un’ottima prestazione, direi – 7

GIACCHERINI – Primo tempo all’altezza della pugna, anche se in un’occasione soffre Ozil. Nel secondo si fa vedere solo al 60’. Fa parte dei rigoristi di riserva a oltranza e non delude – 7

La rabbia con cui ha cantato l’inno di Mameli è stata un bello spettacolo. Pure il rigore. Peccato per il resto – 6

DE SCIGLIO – I piedi non sono granché ma anche i riflessi lasciano a desiderare: un inatteso “buco” tedesco gli regala una palla magica che lui tarda a recapitare a Giaccherini. Tra le giocate incomprensibili: un campanile alzato nella nostra area. Regala finanche l’illusione del gol, con tiro scuote l’esterno della rete, all’88’. Il rigore è da infarto – 6

Ma davvero il Napoli sta su De Sciglio? – 6  

PELLÈ – Una sola chiara azione, quando gira al volo. I soliti appoggi sbagliati, un tiro sbilenco e un corpo a corpo perenne con la difesa tedesca. Sfotte Neuer con la mano a mimare il cucchiaio ma uno coi suoi piedi non se lo può permettere. Che sbruffone – 5

Non ci sarebbe punizione corporale che tenga, di fronte a quello che ha fatto il buon – si fa per dire – Graziano. Come il peggior bullo che a scuola minaccia in bagno il bambino più piccolo di rubargli la merendina. Con il ciuffo azzimato e lucido si presenta davanti a Neuer e gli spara tutta la sua boria in faccia. Peccato che Neuer non sia proprio uno sprovveduto, e infatti non lo caga neanche di striscio. Peccato che lui non sia quello che si dice giocatore di pallone con gli attributi che possa davvero fare un cucchiaio ai rigori nella partita decisiva dei quarti di finale. Se non fosse che è un nostro attaccante, direi che la punizione divina è stata giusta a farglielo sbagliare nettamente. Purtroppo è nostro. Allora non posso che appellarmi alla Provvidenza: non me lo far vedere mai più in azzurro altrimenti lo “affoghen” – 3

EDER – Se questa Italia avesse avuto una coppia d’attacco non mediocre sarebbe stata imbattibile, nonostante questo centrocampo. Per carità, Eder si applica e corre oltre certi limiti non va – 6,5

Subisce una gomitata con sangue annesso e continua a lottare, gli scippano persino il pantaloncino, dal davanti, ma resiste. È apprezzabile lo sforzo enorme. A questa maglia ha dato tutto. È che anche lui di più non ne ha – 7

INSIGNE dal 107’– L’impatto è da brividi: vuole andare al tiro e invece fa ripartire i tedeschi, in superiorità numerica. È lui ad aprire la lotteria finale e segna – 7

Gli dicono di entrare in campo e lui si prepara. Poi gli ridanno la pettorina e lui pensa va bene, non importa, toccherà poi a me. È l’uomo che avrebbe potuto impedire i calci di rigore se Conte lo avesse fatto entrare prima. L’unico grande neo di questa squadra, il fatto che abbia giocato così poco. Nonostante lo scarso minutaggio e la pressione sulle spalle e la pettorina tolta e poi rimessa, è il primo a caricarsi addosso il peso dei rigori. E non sbaglia, Lorenzo, che da questa esperienza in azzurro deve tornare per forza diverso. Ne sono fiera – 7

CONTE. Un solo appunto: d’accordo che i rigori sono questione di palle, ma nella cinquina iniziale tre errori sono troppo. Il contismo esce di scena. Lo ritroveremo a Londra – 7

Un unico errore che gli è costato la vita. La partita andava chiusa ai tempi supplementari, cambiando qualcosa durante, non negli ultimi istanti per far entrare un improbabile Zaza. Solo questo gli rimprovero: se avesse fatto entrare Insigne o Immobile un po’ prima, forse qualcosa si sarebbe smosso e ai rigori non ci saremmo andati. È l’unica volta che ha sbagliato. Per il resto, tutto si annulla di fronte a quello che ha fatto con una squadra così mediocre, contorta, bruttina da vedere: ha creato un gruppo così coeso che è diventato persino bello in campo. Mi mancherà l’Italia nel proseguo degli Europei. E per me che mi ero disaffezionata all’azzurro è una grande gioia. Grazie – 7

ARBITRO KASSAI – Gomez parte in fuorigioco, sull’uno a zero della Germania. Il rigore, invece, è ineccepibile. A volte lascia correre, a volte è fiscale coi cartellini – 5,5

Un arbitraggio esageraten – 5

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