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De Laurentiis: «I lavori del Comune al San Paolo non partiranno prima di ottobre. Contro il Frosinone la nuova maglia»

De Laurentiis: «I lavori del Comune al San Paolo non partiranno prima di ottobre. Contro il Frosinone la nuova maglia»

Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, è intervenuto in diretta a Radio Gol, programma di Radio Kiss Kiss. Dopo l’intervento di ieri di Maurizio Sarri, anche il patron ha quindi abbandonato il silenzio stampa e ha parlato un po’ di tutto anche se ha evitato i temi più caldi: da Sarri a Higuain.

Innanzitutto la partita di ieri contro l’Atalanta: «Una vittoria importante – ha detto -, ora restano due match da giocare per tenere dietro la Roma e centrare l’ingresso diretto in Champions. Per quanto questa squadra ha fatto vedere da inizio anno, merita il secondo posto. Se analizzassimo la prima parte in cui siamo stati anche in testa, noteremmo che abbiamo lo stesso numero di punti del girone d’andata (concetto già espresso ieri da Sarri e riportato la scorsa settimana dal Napolista). Quindi non siamo venuti meno noi, ma sono gli altri ad aver fatto una rimonta con una crescita straordinaria. Anche come gol siamo in linea con la prima metà di annata, se pensiamo che l’anno scorso questi gol li abbiamo fatti anche in Europa League. C’è un sintonia importante, io sono estremamente soddisfatto, ma non posso convincere tutti».

I 100 gol realizzati in stagione
: «Sì, ma mia madre mi diceva: “Non sei mai contento?”. Le nuove generazioni sono così, i nostri tifosi sono così e quindi io mi adeguo al loro modo di pensare e vedere le cose».

I lavori al San Paolo: «Il sindaco De Magistris ha voglia di fare, ma credo sia difficile iniziare i lavori prima di ottobre. Non a caso, i cantieri non apriranno subito dopo il termine del campionato. Io gli ho chiesto di fare delle cose. Sono rapido, innovativo, ma credo che dovremo vergognarci quando Rummenigge verrà da noi. Ieri, con i tecnici, abbiamo visto dove poter intervenire subito per averlo in condizioni accettabili».

Renzi a Napoli: «È un segnale importante, bisogna far ripartire il Sud. Non è vero che a Napoli esiste una fuga di imprenditori, diciamo pure che per questa terra non è mai stato fatto nulla. Ora è Renzi a dover trovare opportunità legislative per aiutare fiscalmente il Mezzogiorno. Su Bagnoli posso pensare a quanto una bonifica possa essere fondamentale per la città. Lì si potrebbe fare un centro per il Napoli giovanile. In Lega abbiamo discusso della possibilità di elevare le giovanili per far diventare la Primavera una seconda squadra con calciatori di età non superiore ai 23 anni. Si potrebbe fare un centro con tutte le affiliazioni, 35mila ragazzi. Non sarebbe solo simbolico, lo sport è costruttivo».

A proposito di Sud: Benevento in Serie B e Crotone in Serie A: «Questa è sempre stata una terra di grandi opportunità calcistiche, mi dispiace per il Savoia essendo la mia famiglia originaria di Torre Annunziata. Mi hanno chiesto di prenderlo, ma la mia priorità è il Napoli e c’è tanto da lavorare».

Il futuro degli azzurri: «Abbiamo già fatto qualcosa per l’anno prossimo, se dovessimo centrare la qualificazione diretta in Champions faremo moltissimo. Altrimenti, faremo lo stesso. Vediamo come va a finire il campionato. I tifosi sono straordinari, lavoro per loro. Stiamo uniti per queste due ultime partite e facciamo sentire la nostra presenza alla squadra. Numerosi anche per l’ultima giornata, io credo che farò indossare la maglia dell’anno prossimo. Faremo una cosa che non abbiamo mai fatto».

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