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Udinese-Napoli 3-1, pagelle / Higuain simbolo del Calvario. La fine di un sogno? Pagellisti divisi

Udinese-Napoli 3-1, pagelle / Higuain simbolo del Calvario. La fine di un sogno? Pagellisti divisi

GABRIEL – Appena si sistema tra i pali, alza le mani e prega. Ma il Signore dà e il Signore toglie in questa seconda domenica di Pasqua. Para un rigore e mezzo più ribattuta ma i piedi non sono quelli di Reina e dona a Zapata una palla decisiva. È l’arcangelo incaricato di annunciare alla Signora, con la “a” finale, il suo ennesimo scudetto – 5

Mamma mia, Fabrì, e facciamo tutti i dovuti scongiuri, per la miseria. E che è ‘sto pessimismo cosmico? Sul primo rigore Gabriel è stato beffato dal campo (tra l’altro aveva anche individuato la traiettoria), il secondo lo ha parato, ha parato anche il tentativo dopo il rigore parato. Ha tolto la palla dai piedi di Zapata. Poi ha fatto la cazzata del secolo. Reina non ne ha mai fatte? Sì, e parecchie, soprattutto ultimamente. Poi, guarda, che Reina dia istruzioni a Gabriel prima dell’ingresso in campo non si può guardare, che i tifosi guardino a Gabriel come alla scartina delle scartine non si può sentire, che lo spirito con cui approcciamo la partita con il secondo portiere in porta debba essere per la sola sua presenza tra i pali quello di una scampagnata domenicale col primo sole ci apre diritta diritta la porta alla sconfitta meritata – 5,5

HYSAJ – Una delle comparse al Bruno Fernandes Show – 4,5

Su questo tuo commento mi sto – 4,5

ALBIOL – Le fasce franano e i due centrali rimediano come possono all’incredibile tiro al bersaglio alla Dacia Arena nuova di zecca. Albiol contribuisce alla disfatta assistendo da spettatore non pagante alla zampata di Thereau – 5

Mo’ non è che uno che fino a due settimane fa era un valido difensore diventa una pappa all’improvviso. Diciamo che la Dacia Arena ha dato alla testa un po’ a tutti, ecco – 5

KOULIBALY – Il match con Zapata rievoca il mitico scontro in Zaire tra Foreman e Cassius Clay. Con l’impotenza di Jorginho, rievoca l’era dei lanci di Domizzi per le spizzate del Pampa Sosa. Il fallo su Badu, comprensivo di giallo, c’è. Poi Irrati lo grazia per una trattenuta su Zapata – 5

Una serie di sciocchezze le inanella pure lui. E quella grazia da parte dell’arbitro è stata grossa assai, dovremmo rendere tutti grazie noi – 4,5  

GHOULAM – Perché ha giocato? – 3

Piuttosto: perché Strinich non ha giocato? – 2

ALLAN – Il centrocampo assomma Caporetto e Waterloo ma lui è l’unico che tenta di scuotere i compagni. Recupera e corre sbattendo contro il muro bianconero – 5,5

Una bella visione di gioco, sia quando aiuta in difesa sia quando si propone in avanti. Splendida la palla che serve all’ectoplasma di insigne al 20’ del primo tempo – 6

JORGINHO – Annaspa, indi affonda nel pressing udinese. Thereau non lo fa respirare e quando la palla gli capita tra i piedi si guarda intorno sconsolato – 4,5

Diciamo che ha preso mazzate da cecati – 4,5

EL KADDOURI dal 29’ del secondo tempo – senza voto

Eppure ha giocato abbastanza per meritarne uno – sv

HAMSIK – La stessa domanda per Ghoulam: perché ha giocato? – 3

Manco nel peggiore incubo. Imbarazzante quando Sarri gli spiega cosa deve fare e lui, simpaticamente, se ne frega perché non si sa – 3

CALLEJON – Prova a tagliare l’area avversaria e da lui nasce l’azione del gol di Higuain. Karnezis lo stoppa con una giocata da basket in un’occasione pericolosa – 5,5

Gli affondi li ha fatti, ma i nostri sembravano di burro – 5,5  

MERTENS dal 13’ del secondo tempo. Tentare l’assolo in un momento tragico di disperazione è la cosa peggiore da fare. Ovviamente lui la fa, suscitando la stessa irritazione provata dal tifoso frustrato per Insigne. E abbiamo detto tutto – 4

Gli individualismi, quando c’è poco tempo ma abbastanza per fare l’impresa, e quando ci sarebbe solo da costruire come squadra, sono imperdonabili – 3

HIGUAIN – Meglio chiarire: è l’unico a meritare la sufficienza. Fa trenta ed è consolazione vana. È il simbolo psico-calcistico di questo Calvario di anticipi e posticipi a favore della Juventus. La testa conta nel calcio, eccome se conta, e lui si becca un’espulsione – 6

A volte ho istinti violenti, ma li freno perché riesco a ricordarmi chi sono e che cosa sto a fare al mondo. Tu? Higuain, oggi, non ci è riuscito. Non conta se avesse torto o ragione. Conta il fatto che non si può fare. Conta che le mani addosso all’arbitro sarebbe meglio evitarle. Conta che a paccheri devi prendere i tuoi compagni, non l’arbitro. L’arbitro c’entra zero. Bellissimo il gol – 6

INSIGNE – Quello del talento è un mestiere ad alto rischio. Fa esaltare quando è in giornata ma fa irritare in maniera unica quando sbaglia a ripetizione. Una partita orrenda – 4

Talmente orrenda da risultare ridicola. Insopportabile nei tentativi di fare il one man show – 2  

GABBIADINI dal 27’ del secondo tempo. Entra incolpevole dopo il disastro del terzo gol. Senza voto

Anche in questo caso, come per Omar, c’era abbastanza tempo per creare qualcosa e per avere un voto degno – sv

ARBITRO IRRATI – Un uomo, un cartellino giallo – 5

Dispiace solo che non lo ricorderemo più per quella bellissima iniziativa contro la Lazio – 5,5  

SARRI – Qui giace il sogno di bestemmiare. Udine, addì 3 aprile 2016. Sarebbe facile criticarlo ma non lo merita. Il suo credo sono i titolarissimi e va a fondo con loro, da comandante fumante in tribuna, espulso ancora una volta. Il voto è di stima – 5

Giacerà per te, Fabrizio bello. Francamente, dalle mie parti, non giace manco un granello di sogno. Sette partite ancora. Altrimenti spegniamo il televisore, stracciamo gli abbonamenti e cambiamo sport. Il voto è per il confronto con De Canio, che, al contrario di lui, ha preparato splendidamente la partita – 5

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