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La Sampdoria a rapporto dagli ultras. Il calcio italiano ha visto di peggio

Fa notizia il video dei calciatori della Sampdoria a rapporto dagli ultrà, a Bogliasco, prima di Sampdoria-Frosinone giocata domenica e vinta dai blucerchiati 2-0. Prima di una seduta, un nutrito gruppo di ultras doriani hanno avuto un colloquio con la squadra dalle tribunette del campo di allenamento.    

A parlare nel video è uno dei capi della tifoseria organizzata della Samp, e invita i giocatori a impegnarsi con un discorso chiaro: «Oggi siamo venuti in tanti, nonostante la pioggia, nonostante tutto, e domani saremo ancora di più, per dirvi solo due cose importanti, perché ancora noi non abbiamo capito cosa vi spinge a giocare bene o a giocare male e ci rinunciamo, facciamo i tifosi. Due cose siamo venuti a dirvi: la prima, è che chi non se la sente da domani alza la mano ed esce, e non gioca. Ve lo chiediamo per favore, chi non se la sente sia uomo almeno in questo e non giochi. Perché da domani noi non possiamo più permetterci sbagliare, voi non potete più permettervi di sbagliare. La seconda ed ultima cosa che siamo venuti a dirvi oggi è vincete, vincete: una cosa dovete fare domani, vincere! Forza ragazzi noi ci saremo, come ci siamo sempre stati». Ecco il video:

Un momento particolare: di grande sostegno, senza dubbio, e che non fa male a nessuno. Che però dice molto pure sul rapporto in qualche modo stretto tra i club di serie A e le tifoserie organizzate. Eloquente anche l’atteggiamento dei calciatori che ascoltano in silenzio e alla fine applaudono i loro tifosi.

Come dire, anzi l’abbiamo già detto: un episodio durante un momento storico particolare, in cui la convivenza tra ultras e società è quantomeno complicata. A Napoli, le curve non amano (eufemismo) De Laurentiis ma sostengono la squadra e paiono in minoranza rispetto ad un pubblico che, invece, sembra appoggiare anche la proprietà. Proprio a Genova, sull’altra sponda della Lanterna, il clamoroso caso-Gasperini, che per primo ha fatto i nomi dei capiultrà che, secondo lui, remerebbero contro i rossoblu. E, infine, la doppia delicata situazione romana: da una parte Pallotta che si schiera  apertamente contro il tifo giallorosso («Se ci fischiano dopo una qualificazione, vuol dire che forse meritiamo un altro pubblico») e le minacce a Totti e De Rossi, dall’altra la guerra infinita tra Lotito e una Curva Nord che non perde mai occasione di criticarne (anche questo è un eufemismo) operato ed atteggiamenti. A Genova, la situazione-Samp sembra meno esplosiva, e il video dei tifosi a Bogliasco rappresenta forse una parte bella e sana del movimento ultras. Che però, comunque, fa riflettere.

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