Non sarà una partita come le altre per Duvan Zapata: l’attaccante colombiano, in forza all’Udinese, è ancora di proprietà del Napoli, e resterà in Friuli, in prestito, per un’altra stagione. Un leasing biennale per lui, che in realtà ha sempre fatto bene quando è stato chiamato in causa. Lo leggi nelle statistiche, quelle relative alla stagione in bianconero, ma pure in quelle degli ultimi due campionati giocati al Napoli: quest’anno, l’ex Estudiantes ha segnato 6 gol in 905 minuti di gioco, per una media di una rete ogni 150 minuti. Ancora migliore lo score in azzurro: nella prima stagione, 2 gol in 73 minuti tra Champions ed Europa League, più uno ogni 113 minuti in campionato; nella seconda stagione, sempre con Benitez, 2 gol sempre in Europa League e 6 reti in 611 minuti di campionato, una ogni 101 minuti.
Il giocatore che oggi ha rilasciato un’intervista al Messaggero Veneto è quindi uno ormai avvezzo al nostro campionato, che parla con disinvoltura anche dei cambiamenti fatti dal Napoli nel passaggio da Benitez a Sarri: «L’ho toccato con mano per nove giorni, quando ero in ritiro precampionato con il Napoli. Posso dire che l’allenatore toscano non si nasconde dietro le parole e che si fa sentire quando serve. E poi il campo dice tutto quello che c’è da dire: loro sono i migliori a livello di gioco, ma a volte la pressione si fa sentire. Credo che sia una cosa che hanno ereditato dalla gestione precedente, quando c’ero anche io. A volte per questo possono perdere la testa e fare degli errori che di solito non commettono. Noi, se vogliamo venir fuori con un risultato positivo, dobbiamo pensare di incanalare la partita su questi binari».
Higuain e il rapporto con la squadra che ancora detiene il cartellino di Duvan: «Gonzalo è stato fondamentale in ogni stagione, ma adesso quando inquadra la porta fa sempre centro, sente la fiducia della squadra e dell’allenatore. Per un attaccante questo è importante. Ho ricevuto una chiamata dal club quando mi sono infortunato, un episodio che ha spaccato in due la mia stagione e dal quale sto cercando di riprendermi. Faccio parte del progetto Udinese, secondo il contratto ho da giocare un altro campionato qui. De Camnio? Sta lavorando molto sulla mentalità, magari ci chiede di provare delle giocare che neanche pensavamo di tentare più. Spero di ripagare la fiducia sua e dell’Udinese con un gol, anche contro la squadra che mi ha portato in Europa».