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Sarri: «Non è la partita più importante che ho giocato. Dobbiamo avere la follia di andare a Torino a imporre il nostro calcio. Non firmo per il pari»

Sarri: «Non è la partita più importante che ho giocato. Dobbiamo avere la follia di andare a Torino a imporre il nostro calcio. Non firmo per il pari»

Maurizio Sarri in conferenza stampa alla vigilia di Juventus-Napoli, in programma domani sera allo Juventus Stadium. Calcio d’inizio alle ore 20.45.

Il basso profilo per Juventus-Napoli: la settimana serena in vista del big match.

Penso sia stata una vigilia normale. La partita è importante, ma siamo a tre mesi dalla fine del campionato. 

Le due migliori attacchi e le due miglior difese.

Una difesa di grande solidità è una base di partenza importante per una squadra, la Juventus la possiede da anni. Noi, in questa stagione, stiamo provando a costruirci certezze di questo tipo. Spero che Napoli e Juventus possano davvero essere alla pari. La giocata di un singolo può determinare la partita, loro ne hanno parecchi. Neanche noi, comunque, siamo messi male. Al di là di tutti gli aspetti teorici e tattici, giocate così possono cambiare il corso di una partita.

Il cambio di modulo di Allegri.

Non sono preoccupato, non penso cambi molto. Loro utilizzano lo scivolamento degli esterni, quindi non cambia molto tra difesa a tre e difesa a quattro.

La situazione psicologica del Napoli

Ho visto una settimana normale, i ragazzi si sono allenato co la solita intensità. Bisogna avere la lucidità per mantenere gli stimoli che partite del genere garantiscono.

In caso di vittoria azzurra.

Sappiamo che questa è una partita particolare per i nostri tifosi. Per me è un’ingiustizia che i nostri tifosi non siano a Torino, così come avvenne all’andata con i supporter juventini. Vogliamo dare una soddisfazione alla nostra gente.

Buffon, Marchisio, Dybala. 

Non tolgo nessuno alla Juventus, sono tre giocatori fenomenali che hanno fatto la storia del nostro calcio. Dybala ha il futuro davanti a sé, ha prospettive meravigliose.

Le sensazioni di Sarri in vista di partite del genere.

Io non provo nulla di diverso, mi ritengo un uomo fortunato per essere arrivato fin qui dai dilettanti. Quella di domani non è la più importante della carriera, le cinquecento precedenti mi hanno portato qui. Dal punto di vista mediatico la risonanza è diversa, ovviamente. 

La tensione intorno a questa partita. Il vantaggio di avere giocatori come Reina e Higuain.

Noi non abbiamo obiettivi finali, dobbiamo giocare la partita di domani che ci dà un gusto enorme perché siamo alla pari con la Juventus assoluta padrona sportiva del calcio italiano. Per noi è già motivo d’orgoglio ed essere arrivati qui, così. Non dobbiamo accontentarci, dobbiamo avere la follia di andare a Torino e imporre il nostro calcio. Giocatori così importanti possono aiutarci in questo senso, mi fido dei nostri tre o quattro calciatori che hanno giocato d’abitudine partite così importanti. Noi vogliamo giocare a modo nostro, dobbiamo continuare a proporre il nostro calcio. Abbiamo visto che cambiare il nostro modo di essere ci porta ad essere vulnerabili. Magari poi succede che ci tengono nella nostra area per 70 minuti, ma il nostro unico modo per uscire dallo Juventus Stadium è concentrarsi sulla prestazione. Abbiamo avuto le maggiori soddisfazioni giocando in questo modo, anche se, molto spesso, la gente pensa che in panchina ci sia un joystick. Non è così, a volte gli avversari ti costringono a cambiare qualcosa o a vivere momenti di sofferenza.

Il Napoli di Sarri o è più la Juventus di Allegri?

C’è un po’ di Conte nella Juventus così come c’è un po’ di Benitez nel Napoli. Quella di Allegri è una gestione eccezionale, credo ci sia molto più di Allegri rispetto a quanto si dice.

Falli commessi e cartellini. La Juventus ha numeri peggiori rispetto al Napoli.

È la risultanza di un’impostazione diversa. Noi seguiamo la palla in fase difensiva, loro preferiscono entrare sull’avversario. È solo un modo diverso di interpretare la partita. Ovviamente, noi abbiamo qualcosa in meno dal punto di vista fisico, quindi è importante giocare ancora di più in velocità.

L’abitudine di giocare le grandi sfide.

Mi piacerebbe che i nostri ragazi si abituassero, vorrebbe dire che stiamo facendo benissimo con continuità. L’esperienza può influire, ma alla fine contano anche altri fattori. Altrimenti, giocherebbe ancora Gigi Riva. E tra l’altro, sarebbe un piacere.

L’entusiasmo.

Ho visto lo stesso entusiasmo che vedo dall’inizio, non ho visto euforie o tensioni particolari. Ci approcciamo alla partita in maniera estremamente normale, e credo sia un bene.

Il realismo di Sarri ha aiutato l’ambiente a rimanere sereno.

I tifosi del Napoli sono molto più maturi di come vengono descritti. Credo di aver trovato un pubblico umile, pronto ad accettare anche i momenti di difficoltà. La gente trasmette tanto, sappiamo che domani dobbiamo portare l’orgoglio di questa gente a Torino. Non sarà facile, ma l’obiettivo deve essere questo.

Una gara da giocare sulle fasce

Loro hanno Cuadrado che ha determinato le partite, loro sfruttano molto l’ampiezza. Ma anche noi non siamo messi male con Insigne o Callejon. 

Arbitri.

Rizzoli o Orsato sono arbitri di assoluto valore. Nonostante qualche discussione, Orsato è un signor arbitro. A volte potrebbe essere che l’episodio venga commentato, anche da me, in una certa maniera. Però finisce lì, anche perché Rizzoli e Orsato garantiscono livelli elevatissimi.

La firma per il pari e registrare la partita.

Per la nostra gente non è una partita normale: avremo uno stadio contro ma una città dietro. Loro ci sono stati sempre vicini, è anche giusto che si cerchi di dar loro una soddisfazione assoluta. Se la nostra gente ci vede fare una partita di cuore e anima, accetterà tutti i risultati. Io non firmerei mai per niente. Andiamo là, giochiamocela a viso aperto senza calcoli.

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