Ho scoperto che, nonostante il Napoli sia più forte tecnicamente dell’Inter e giochi meglio di tutte le squadre del campionato, non potrà mai vincere lo scudetto.
Ho scoperto che in Italia non è mai esistita sudditanza psicologica e timore reverenziale del sistema calcio verso Juve o Inter o Milan.
Ho scoperto che alla base del calcio non esistono interessi economici.
Ho scoperto che se non vinciamo lo scudetto è colpa di ADL.
Ho scoperto che ieri sera il Napoli sembrava quello di Benitez.
Ho scoperto che, nonostante tutti gli allenatori di serie A si lamentino degli arbitri, Sarri è quello eccessivo.
Ho scoperto che il Napoli, nonostante sia tecnicamente più forte, è più scarso dell’Inter.
Ho scoperto che la piazza napoletana sta mettendo pressioni eccessive alla squadra (tant’è vero che ieri i giocatori sono usciti tra i fischi).
Ho scoperto che nel calcio conta solo la vittoria. Forse qualcuno si è dimenticato che il calcio nasce come un gioco, e non come una guerra (la serie A ormai è esattamente questo: una guerra).
Ho scoperto che i progetti non servono a nulla. Conta solo spendere i miliardi e poi fallire miseramente.
Ho scoperto che gli juventini tornano a commentare il campionato in tutta la loro coerenza, quando in realtà due mesi fa volevano l’esonero di Allegri.
Ho scoperto che la Juve, (per me fortissima quanto la Roma) a meno 6 dal primo posto e seconda in un girone già vinto, è la vera antagonista dell’Inter.
Quindi ho scoperto che le classifiche non contano nulla, ma ha valore solo il nome della società sportiva.
Ho scoperto che Bergomi, in quel di Sky, ormai si è lanciato nella carriera del tifoso ultras dell’Inter abbandonando ogni valutazione oggettiva del caso.
Ho scoperto che se Mou mette il bus davanti la propria porta contro l’Atletico Madrid, per la stampa italiana, è senza vergogna, mentre, se lo fa invece Garcia … beh … la Roma ha giocato bene.
Ho scoperto che il Napoli non ha avuto occasioni da goal: Due Hamsik, Due Insigne ed una El kaddouri.
Alla fine nonostante il pareggio è stata una domenica estremamente proficua.
Massimo Scotto di Santolo