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Delibera stadio San Paolo di Napoli, le posizioni dei partiti in consiglio comunale

Delibera stadio San Paolo di Napoli, le posizioni dei partiti in consiglio comunale

Dopo il dibattito del Consiglio Comunale sulla proposta della Giunta (n. 598 del 23/09/2015) sulla stipula della concessione ponte che dovrà disciplinare i rapporti tra Comune e SSCN per l’affidamento dello Stadio San Paolo l’Aula ha deciso una breve sospensione per l’esame delle mozioni e degli emendamenti presentati.

Nel dibattito sono intervenuti i consiglieri: Rinaldi (Sinistra in Movimento) per il quale il ritardo con il quale si giunge alla discussione di questa importante delibera è dovuto alla poca cura posta dall’amministrazione nel mantenere l’iniziale spirito collaborativo con il Consiglio Comunale che si trova oggi nella porta stretta del prendere o lasciare; in generale, si è augurato che la nuova concessione inverta lo squilibrio della precedente a danno del soggetto pubblico ed ha preannunciato emendamenti alla proposta, in particolare sulle voci economiche per le quali non può essere tenuto a riferimento lo studio della Coni Servizi SpA;

Caiazzo (Gruppo Misto – Federazione dei Verdi) ha espresso una serie di considerazioni critiche sui contenuti dello studio di fattibilità e del progetto preliminare, che nel complesso disegnano un futuro della struttura non segnato da grandi miglioramenti ed ottimali utilizzi degli spazi. È questo il nodo che va affrontato, in quanto la questione della convenzione ponte riveste un carattere relativo, caratterizzato dalla temporaneità della scelta;

Troncone (Italia dei Valori) ha sottolineato la metodologia errata sia nel conferimento al Coni Servizi dell’incarico della valutazione, che nell’eccessiva sottolineatura del degrado della struttura, oltreché nella sopravvalutazione dei costi sostenuti dalla società e dei suoi mancati guadagni, il che ha portato ad un canone, quello proposto, che non fa altro che ristorare le spese vive che il Comune dovrà sostenere;

Addio (Ncd) per il quale va posto l’accento sulla delibera oggi in discussione e non sulla ristrutturazione dello Stadio che nasce dalla necessità di dare alla città una struttura all’altezza delle aspettative. La cifra indicata copre appena le spese sostenute, con l’aggravio della perdita del compito di pulizia da parte della Napoli Servizi. Il Comune deve richiedere uno sforzo maggiore alla società che, svolgendo una “funzione sociale”, potrebbe restituire qualcosa alla città, magari sotto forma di ristrutturazione di qualche struttura sportiva cittadina;

Gennaro Esposito (Ricostruzione Democratica) con la sottolineatura dell’ingente utilizzo di risorse nello stadio da parte del Comune, con richiesta di conoscere la spesa sostenuta dal Comune per la manutenzione ordinaria e la riparazione di eventuali danni causati durante le partite. Il canone attuale in discussione è addirittura inferiore a quello fissato nella precedente proroga con uno “sconto” anche sui costi a carico della società e con una discrepanza tra i dati sui ricavi indicati ufficialmente e quelli effettivi. La convenzione ponte presuppone l’accettazione dei contenuti dello studio di fattibilità, circostanza smentita pubblicamente dal Sindaco;

Santoro (Ncd) con l’auspicio di approvare oggi la delibera, al cui miglioramento i gruppi di opposizione intendono contribuire con gli emendamenti presentati. Il mancato via libera dell’Aula alla convenzione, e il conseguente utilizzo dello stadio come servizio a domanda individuale, comporterebbe un aggravio per le casse dell’Amministrazione, ma non può tacersi che l’importo della convenzione appare abbastanza esiguo a fronte del complesso delle spese sostenute dal Comune;

Moretto (Fratelli d’Italia), partendo dallo studio di fattibilità, ha espresso perplessità sui suoi contenuti e sui dati relativi alle spese sostenute dal Comune, spese aggravate anche dalle inadempienze nella manutenzione. Vanno rivisitate in particolare le cifre riguardanti la pubblicità e la ristorazione, in quanto l’importo indicato appare in modo evidente non corrispondente alla realtà dei fatti;

Iannello (Ricostruzione Democratica) per il quale rifare lo stadio non è un obbligo, in quanto avrebbe potuto scegliersi una soluzione alternativa, anzi, l’ipotesi contemplata dallo studio di fattibilità parla di volumi ulteriori che stravolgerebbero del tutto l’attuale volto della struttura, che andrebbe invece preservata e restituita al quartiere, essendo anche possibile la realizzazione dello stadio per la squadra del Napoli in un altro sito da individuare. La convenzione proposta inoltre contiene elementi notevolmente peggiorativi rispetto alla convenzione del 2005, pur in presenza di condizioni notevolmente diverse;

Attanasio (Partito Democratico) che ha sottolineato la volontà del proprio gruppo di contribuire a risolvere una questione importante per la vita della città ed invitato ad accogliere le indicazioni delle opposizioni contenute negli emendamenti; non si può tacere, comunque, la convinzione che lo stadio andrebbe spostato in un’altra area né si può essere d’accordo con il suo utilizzo per altre manifestazioni diverse da quelle sportive, come i concerti;

Borriello (Partito Democratico) ha invitato ad accogliere i suggerimenti che vanno nella direzione di risolvere le criticità senza stravolgere l’impianto della delibera, a partire dalla revisione del canone, e si è augurato che in Aula si possa migliorare l’atto deliberativo;

Palmieri (NCD) per il quale è importante condividere e portare in porto un atto che è di grande importanza per la città, curando però innanzitutto la tutela degli interessi della collettività; ha invitato in questo senso l’amministrazione a fornire i dati sulla regolarità tributaria e fiscale della società Calcio Napoli, preannunciando su questo argomento una mozione di accompagnamento volta a sottolineare il valore del rispetto dei principi di equità e di regolarità contributiva per tutti i soggetti titolari di concessioni del Comune. 

Concluso il dibattito, il presidente Pasquino ha dato la parola all’assessore Borriello per la replica. L’assessore Borriello ha definito importanti gli interventi nel dibattito, volti a migliorare l’impianto della delibera, ed ha ribadito l’orientamento dell’amministrazione che non si è mai tirata indietro dal confronto e dalla condivisione con il Consiglio Comunale. Ha continuato replicando ad alcuni interventi critici sullo studio di valutazione del Coni Servizi sottolineando che la stessa società svolge lo stesso compito in innumerevoli occasioni in Italia: la società ha espresso la propria valutazione considerando il decremento che sul valore dello Stadio è determinato dalle condizioni attuali dell’immobile. Nel merito dell’obiezione sulla entità del canone proposto, ha voluto sottolineare che il principio della redditività degli immobili pubblici – ricorso in molti interventi – è in ogni caso temperato dalla valutazione dell’interesse pubblico connesso allo sport e alla sua funzione sociale. Sulla valutazione dei proventi dalla pubblicità, ha ribadito che il valore previsto, di 3mila euro a gara, risponde alla media degli introiti in analoghe situazioni.

Il consigliere Capasso (Città Ideale) ha chiesto una breve sospensione dei lavori per consentire un confronto tra maggioranza e opposizione sulle mozioni e, soprattutto, sui numerosi emendamenti presentati. Contro la sospensione si è dichiarato il consigliere Attanasio (PD). La proposta di sospensione è stata approvata a maggioranza.

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