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Il Napoli rimonta e batte 3-1 la Dinamo. A Mosca qualificazione possibile

Il Napoli rimonta e batte 3-1 la Dinamo. A Mosca qualificazione possibile

Uno scatenato Higuain (tripletta e sono 7 i gol europei) e un elettrico Mertens trascinano il Napoli contro la Dinamo Mosca (3-1) nell’andata degli ottavi di Europa League cominciata sotto cattive stelle nella notte di Fuorigrotta e con scarso pubblico sugli spalti (ventimila). L’indisponibilità di Gabbiadini (affaticamento muscolare) per cominciare. Il fulmineo gol dei moscoviti su corner (Kuranyi 1,90 travolgendo Henrique). L’infortunio di Koulibaly dopo otto minuti (distorsione della caviglia sinistra).

Non bisognava prendere gol in vista del “ritorno” a Mosca e il Napoli era subito sotto, appena dopo la palla al centro. Tutto in salita dal fischio di avvio. Ma un Napoli con la gran voglia di farcela, di superare le contrarietà, di non perdere la corsa europea ha saputo reagire.

Col gol al passivo si imponeva una rimonta larga per non rischiare a Mosca. La rimonta c’è stata, in qualche modo rassicurante, ma il quarto gol sfuggito a Callejon e poi a Mertens lascia ancora i conti in sospeso. Tuttavia contro la difesa dei trentenni della Dinamo, nonostante la grande stazza del congolese Samba (1,93), sarà possibile andare a segno anche a Mosca fra sette giorni.

Novità di formazione, Henrique sulla destra della difesa, Britos centrale con Koulibaly, Ghoulam a sinistra. Jorginho con Inler a centrocampo. Dietro Higuain il solido De Guzman, sugli esterni Callejon e Mertens.

È il belga ad incendiare la serata contro una Dinamo spavalda che gioca con due attaccanti, il tedesco Kuranyi più avanzato, Kokorin di rincalzo. L’allenatore Cherchesov ritocca anche il modulo tattico. Abbandona il 4-2-3-1 per un 4-4-2. L’obiettivo è chiaro. Vuole tornare a Mosca con un gol che potrebbe decidere la qualificazione.

E il gol arriva subito dopo la deviazione di Andujar sul mezzo “siluro” del terzino Zhirkov. Kuranyi è alto abbastanza per deviare di testa il corner di Valbuena travolgendo nel contatto Henrique (2’).

Siamo messi subito male. Ci vuole cuore e sangue freddo. Ma c’è Higuain a tutto campo, c’è Mertens che martella a sinistra, c’è Ghoulam che scende impavido sulla stessa fascia e, in mezzo al campo, Inler conferma d’avere acquisito ormai uno stato di forma positivo. Ha la fascia di capitano. Non si sa se lo esalti, ma lo svizzero è il dominatore del centrocampo. Nella sua ombra giostra Jorginho che ha troppe incertezze e fa troppi passaggi corti.

La Dinamo è là, nella sua metà campo, che fiuta l’agguato. Col Napoli addosso, punta al contropiede e al secondo gol che chiuderebbe i giochi. Il Napoli con pazienza non si fa più sorprendere. La palla corre veloce. Higuain è dovunque. Prende palla, lotta vigorosamente, punta l’area. E Mertens impegna duramente il terzino Kozlov che ha in aiuto i raddoppi di Zobnin.

La difesa russa, se presa in velocità, barcolla. È uscito Koulibaly infortunato, è entrato Albiol. Ghoulam è in costante corsa offensiva. Se ne infischia di Valbuena, il tappo magico giunto da Marsiglia, e sostiene l’attacco tutto poggiato sulla sinistra. Il terzino offensivo azzurro comincia a mettere cross dell’area russa. Mertens va, rientra, smista la palla. Higuain aspetta il momento propizio. Non soffre la pressione fisica di Samba e, sul cross di Ghoulam, lo anticipa con una spettacolare torsione e insacca di testa (25’).

Il pareggio scaccia i fantasmi della serata avversa. La rimonta è immediata, cinque minuti dopo, perché la Dinamo balla sugli scambi veloci degli azzurri. Mertens fila in area e Valbuena lo stende per un rigore sacrosanto. Higuain sul dischetto, qualche apprensione per i due rigori già sbagliati. Ma è la sua serata, una serata da Orlando furioso. E scaglia un gran tiro spiazzando Gabulov (30’). Ora si può respirare.

In attacco la Dinamo punge poco. Due conclusioni fuori bersaglio di Kuranyi, una punizione alta di Valbuena. Gli azzurri tirano anche da fuori area (Inler, però non incisivo al tiro). Il Napoli vuole un vantaggio più rassicurante. La Dinamo subisce.

Nel secondo tempo si gioca nella metà campo dei russi. Avanza anche Albiol a sostenere la pressione azzurra. Henrique spinge sulla destra. Inler recupera palla e rilancia la manovra del Napoli. Le stelle avverse finalmente si spengono. A inizio di ripresa, Zobnin becca il secondo “giallo” per una entrataccia su Ghoulam ed è espulso. Tutta la ripresa con la Dinamo in dieci. Si può accelerare. Si può segnare ancora per mettere un margine rassicurante per la qualificazione. Da 25 anni, il Napoli non conquista i quarti in una competizione europea. C’è riuscito tre volte in trenta tentativi.

Ed è fantastico il terzo gol del Pipita sul cross di Mertens. A centro-area de Guzman va a vuoto e Higuain, alle sue spalle, controlla di petto e insacca di sinistro (54’). Si cerca il quarto gol. Sul cross di Gonzalo, Callejon appostato a pochi metri dalla porta manda di testa a lato (63’) la palla-gol di una tranquillità superiore.

Il Napoli attacca con insistenza. Non centrano la porta le conclusioni di Higuain (68’) e De Guzman (69’). Parati i tiri deboli di Inler (73’ e 75’). Il quarto gol resta sospeso nell’aria quando anche Mertens, dopo uno scambio con Hamsik (subentrato a De Guzman), entra in area e batte di pochissimo fuori (83’).

La Dinamo tenta qualche sortita. Entra l’attaccante esterno Ionov per il deludente Valbuena (72’), ma non riuscirà mai ad impegnare Andujar. Si rivede Zuniga nel finale (81’ per Callejon), dopo cinque mesi di assenza. Resta il 3-1.

A Mosca il Napoli può segnare ancora. La qualificazione è possibile. Undicesimo risultato europeo utile al San Paolo, è la nona vittoria (e due pareggi). Sedici conclusioni degli azzurri contro otto dei russi, dieci nello specchio della porta. La maggiore freschezza atletica dei moscoviti, che hanno ripreso a giocare da poco dopo la sosta invernale del campionato russo, è stata travolta da un Napoli di grande volontà e determinazione.
Mimmo Carratelli    

NAPOLI (4-2-3-1): Andujar; Henrique, Koulibaly (8’ Albiol), Britos, Ghoulam; Jorginho, Inler; Callejon (81’ Zuniga), De Guzman (70’ Hamsik), Mertens; Higuain.

DINAMO MOSCA (4-2-3-1): Gabulov; Kozlov, Samba, Hubokan, Zhirkov; Valbuena (72’ Ionov), Zobnin (46’ espulso), Vainqueur, Dzsudzsak (91’ Tashaev); Kokorin, Kuranyi (62’ Buttner).

ARBITRO: Sidiropoulos (Grecia).

RETI: 2’ Kuranyi, 25’ Higuain, 30’ Higuain rigore, 54’ Higuain.

 

EUROPA LEAGUE. Ottavi.

Giovedì 12, andata.

Napoli-Dinamo Mosca 3-1

Everton-Dinamo Kiev 2-1

Villarreal-Siviglia 1-3

Fiorentina-Roma 1-1

Dnipro-Ajax 1-0

Zenit-Torino 2-0

Wolfsburg-Inter 3-1

Bruges-Besiktas 2-1.

RITORNO: giovedì 19.

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