La frase non può che essere: «Mi sento un paladino di Camelot». È una delle risposte di Aurelio De Laurentiis all’intervista concessa a Repubblica. Il presidente del Napoli parla della sfida con la Juventus, la definisce il vero derby nazionale. De Laurentiis continua ad attaccare il Comune per le condizioni dello stadio del San Paolo. «Ci vergogniamo quando ospitiamo i grandi club». Alla Juventus ruberebbe la continuità: «Il club bianconero ha una proprietà storica e consolidata. Il Napoli invece è mio da appena due lustri, altrimenti saremmo molto più avanti anche noi. Siamo un’entità nuova, pur avendo conservato per amore e rispetto dei tifosi il nome della società precedente. Ma non siamo nati nel 1926: abbiamo solo dieci anni di vita, pure della mia, che ho dedicato e dedicherò al calcio senza pentimenti. Mi sento un paladino di Camelot».
A proposito di Benitez, ha detto: “Ha tutta la mia stima e il mio appoggio. Spero che Rafa resti con noi. Con la qualità di uomini come lui, cresce meglio tutto il contesto. L’incertezza sul suo futuro non mi preoccupa, però. Mazzarri ci ha lasciati dopo quattro anni e un secondo posto, ma siamo riusciti a sostituirlo con un allenatore esperto e di alto livello. Succederà lo stesso anche con Benitez, nel caso: il Napoli continuerà ad avere una guida dello stesso livello per preparazione e capacità. Noi abbiamo un valore aggiunto: una tifoseria super, che hanno in pochi al mondo. Benitez è un calmo-sanguigno, sono certo che abbia percepito la grande differenza. Ma nella vita tutto è possibile: non si può escludere che gli arrivi un’offerta irresistibile dal Circolo dei 5. Per questo dico che dovremo essere pronti a ogni evenienza: la vita del Napoli andrà avanti comunque”.