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Seedorf: «Mai ricevuto insulti al San Paolo, i cori razzisti vanno puniti» (le stesse parole di Allegri, uguali)

Stasera al San Paolo arriverà Clarence Seedorf nella – fin qui – insolita veste di allenatore. Bella l’intervista concessa al Mattino. L’uomo che ha vinto la Champions con tre squadre diverse – e che, come Rafa, gioca col 4-2-3-1 – non si è sottratto alle domande sul razzismo. Ha risposto in maniera diametralmente opposta al suo predecessore, quel Massimiliano Allegri che ha sempre definito sfottò gli insulti e i cori discriminatori contro i napoletani. Seedorf è uomo di altra pasta, altra cultura, e si vede. «Penso che sia corretto non far finta di nulla. Fingere di non ascoltare i cori contro sarebbe sbagliato. Ma è un calcio che a me non piace, perché a me piacciono solo le cose a favore. Però penalizzare le persone che si comportano male è una cosa corretta». Altro che la squallida e vergognosa difesa messa su da Galliani cui emittenti come SkySport24 fanno da grancassa da mesi ormai.

Seedorf non sa se il provvedimento di chiusura delle curve sia quello giusto. «Io penso solo che bisogna insistere nel combattere questo genere di comportamenti. Sottolineando e mettendo anche in evidenza quando una tifoseria si comporta invece bene. In Italia, sono quasi tutte le tifoserie corrette. Compresa quella del Napoli».

Infine, per smentire chi sostiene che cori del genere “Lavali col fuoco” si sentano in tutti gli stadi, Seedorf racconta che al San Paolo non ha mai ricevuto un insulto: «Mi hanno sempre accolto con rispetto e questa cosa mi ha sempre impressionato. Sono convinto che sarà così anche questa sera. Quella del Napoli è la tifoseria che tutti vorrebbero avere».

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