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Mario Sconcerti da incorniciare sui cercatori di pelo nell’uovo

“Pensavo che il Napoli avrebbe lottato per lo scudetto con la Juventus”. Anche dopo il 2-0 alla Samp Massimo Mauro ripete la sua frase preferita del 2013, lanciandola già come tormentone del 2014.

“Il 2014 si annuncia come un anno in cui ancora il Napoli sarà bello e impossibile”. Dopo un editoriale sullo stato finanziario del Napoli basato sulle analisi della Gazzetta, a Canale 21 Umberto Chiariello lascia intendere che gli è andato storto il capitone.

Un tifoso del Napoli telefona perplesso dopo il 2-0 alla Samp a Terzo Tempo, il programma di Sky con atmosfere lounge. Sconcerti gli consegna una risposta storica: “Cercare il pelo nell’uovo è un esercizio apprezzabile di igiene, ma fa perdere tempo”.

A proposito di feste. A Number Two manca Massimo De Luca, così accanto ad Anna Falchi conduce Gianluca Vigliotti. Quando si collega con Ciro Venerato gli dice: “Ciro, qui in studio stiamo dando per ufficiale Gonalons. Cioè… ufficiale… per ufficiale intendiamo fatto”. Seguono 4 minuti di monologo di Venerato che Anna Falchi non sa arginare.

Sul francese del Lione è esplicito Chiariello. “Gonalons non è nessuno. Io non lo conosco proprio”. Andrebbe informato che neppure Gonalons conosce lui.

Poi Chiariello ricorda di essere stato l’unico a fare tempo fa una domanda ostica a De Laurentiis, “mentre gli altri con la lingua da fuori a spalmare e incensare il presidente”. Panico in curia sulle nuove modalità di aspersione dell’incenso.

A Canale 21 si parla pure di Castel Volturno, stadi nuovi e vecchi, carenze nelle strutture per le giovanili. Sfoggia una competenza di altissimo profilo Mario Fabbroni, precisando che dal Meazza ad Appiano Gentile sono 118 km. “Lo so perché facevo la nota spese tutti i giorni”.

Vanessa Leonardi è a bordo campo per Sky al San Paolo. Prova a intervistare l’uomo partita Mertens in italiano, ma si arrende all’evidenza e passa al francese quando il belga risponde con un “no” alla sua domanda: “Ti aspettavi di giocare così bene a Napoli?”.

In studio, dopo una serie di domeniche consecutive in cui vestiva di bianco e di nero, Ilaria D’Amico sceglie il giallo. Forse si prepara a Verona-Napoli.

Fa di più Mazzarri, nel dopo Lazio-Inter. Spiega la sconfitta tirando in ballo l’arbitro, il campo mal ridotto, la tattica di Reja, la massoneria, Mario e Pippo Santonastaso. Soprattutto pronuncia più spesso la parola Napoli che la parola Inter.

Se avete sentito Francesca Sanipoli alla Domenica Sportiva dire Collehon, non vi siete sbagliati. Lo chiama Collehon.

Prima di andare in onda in Rai Zazzaroni twitta: “Durante le pause interagisco con i telespettafollower”. Scoprirà che lo insultano perché si parla solo di Juve.

Nel pomeriggio aveva twittato: “Seguire Napoli-Samp in una pizzeria napoletana di Genova (cosa che sto facendo) è un po’ come andare da Vissani e ordinare sushi e sashimi.

Devono invece essere veramente pochi gli abbonati di Napoli a Sky, se Stefano De Grandis parla di Insigne e dice: “Io vorrei chiamarlo Nonsigne”. E se non sono pochi, prima o poi rischiano di diventarlo.
Nando Deguti

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