Rilanciato dalla partitissima contro l’Arsenal, il Napoli risveglia l’entusiasmo che s’era affievolito. Troppi sogni anticipati di fronte a un progetto nuovo (allenatore, giocatori, modulo). Il terzo posto (preliminari Champions) è l’obiettivo immediato. Poi si vedrà. Davanti ci sono due squadre dalle difese insuperabili: Juve 10 gol al passivo, ma quattro in una sola gara; Roma 5 e per dieci partite De Sanctis è rimasto imbattuto. Il confronto con la difesa azzurra è impietoso (17 reti incassate). Da Juventus e Roma il Napoli ha preso cinque gol senza segnarne nessuno. E non vale avere un attacco che segna (31 gol) come la Juve e più della Roma, solo secondo a quello dell’Inter, se la difesa costa 13 punti: due pareggi e tre sconfitte. Sulla debole tenuta difensiva, a parte gli errori tecnici individuali, pesano i giocatori di fascia non proprio di ruolo, pesano i mediani (escludendo Behrami) morbidi nei contrasti e gli esterni offensivi che ripiegano con affanno. Contro l’Arsenal, un esemplare gioco di squadra e la riscossa di quei giocatori che erano andati giù di tono hanno rimediato alle lacune di fondo.
Difendendo il terzo posto, mentre sopraggiunge la “tentazione” dell’Europa League, gli avversari diretti sono Inter (-4) e Fiorentina (-5). Ed ecco quanto vale la sfida di stasera con l’Inter di Mazzarri, a parte le suggestioni del confronto con l’ex tecnico azzurro che va sinceramente applaudito dopo avere portato il Napoli al secondo posto. Bisogna allungare sull’Inter che è imbattuta fuori casa, però in frenata da tre partite (tre pareggi, due consecutivi in casa) che ne hanno smorzato lo slancio dopo l’iniziale “spinta” di Mazzarri. L’Inter ha subito una sola sconfitta (il Napoli tre), ha in Palacio il vice cannoniere (9 gol) e ha una difesa spesso impreparata (17 gol, come il Napoli). E’ vulnerabile perché i meccanismi di Mazzarri non sono ancora a punto e la squadra li tradisce con amnesie improvvise.
E’ probabile che sarà la tenuta fisica a determinare l’esito del match, l’Inter senza coppe infrasettimanali, il Napoli reduce dalla partitissima contro l’Arsenal giocata senza risparmio di energie. La saggezza tattica della squadra azzurra, già notevole contro gli inglesi, squadra corta e aiuto reciproco, potrà bilanciare l’eventuale gap atletico e l’entusiasmo che la vittoria sugli inglesi ha ridestato potrebbe essere un’altra arma vincente.
Mazzarri cercherà di scatenare sugli esterni Jonathan e Nagatomo. Il “possesso” delle fasce sarà determinante. A centrocampo, dove l’Inter schiera cinque pedine più votate all’attacco che non a fare filtro, il Napoli ha imparato come fare densità nella zona per non lasciare soli i due mediani. Da bloccare l’abilità di Palacio e gli inserimenti di Cambiasso in zona-gol. Fare schermo sui tiri da lontano di Guarin. L’esperimento dei tre boys alle spalle di Higuain merita la replica.
MIMMO CARRATELLI
SERIE A – 16^ GIORNATA
Sabato 14: Catania-Verona, Domenica 15: Chievo-Sampdoria, Fiorentina-Bologna, Genoa-Atalanta, Lazio-Livorno, Parma-Cagliari, Udinese-Torino, Juventus-Sassuolo (18), Napoli-Inter (20,45). Lunedì 16: Milan-Roma.
CLASSIFICA: Juventus 40; Roma 37; Napoli 32; Inter 28; Fiorentina 27; Verona 25; Torino e Genoa 19; Milan, Parma, Cagliari 18; Lazio, Atalanta, Udinese 17; Chievo 15; Sampdoria e Sassuolo 14; Livorn13; Bologna 12; Catania 9.