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Le pagelle di Arsenal-Napoli / Insigne, piccolo guerriero educato: ti preferiamo scugnizzo

REINA 6,5 – Incolpevole sui gol. Sicuro nelle uscite alte. Una sola gran parata, su Koscielny, sbucato in area dopo il cross di Ozil. Un’uscita fuori area a difesa scoperta. L’Arsenal ha inquadrato poco la porta azzurra, badando a tenere in pugno il match dopo il doppio vantaggio. Almeno ci ha salvati dal terzo – 6 MESTO 6 – Tra i meno peggio. Difende senza affanno, va avanti per il cross. Sulla sua fascia l’Arsenal preme di meno. Gibbs è il terzino che viene avanti poco, Rosicky non fa faville. Uno dei migliori in campo (che poi saranno due, al massimo), però sempre mestamente – 6 ALBIOL 6 – Nessun errore, ma condizionato dallo smarrimento dell’intera squadra contro la schiacciante superiorità dell’Arsenal. Esce nel finale. Non stava neanche troppo bene. Condizionato? E vorrei vedere te. Io, in mezzo a tutta quella tristezza, in campo, forse mi sarei suicidata– 5 FERNANDEZ s.v. – Undici minuti finali al posto di Albiol con l’Arsenal che non pungeva più, un appoggio a destra e amen. Quando l’ho visto entrare ho pensato fosse uno scherzo! – s.v. BRITOS 4,5 – Sfiora il gol con un colpo di testa, ma in difesa fa acqua. Il rinvio sbagliato avvia l’azione del secondo gol inglese. L’errore del 23’ favorisce Ramsey, per fortuna spazza via Albiol. Sulle due reti dell’Arsenal non c’è. “Britos fuori dalla mia vita” (cit. Maurizio de Giovanni) – 3 ZUNIGA 5 – Balla maledettamente sulla sua fascia. L’avversario è Ramsey. Confronto impari. Zuzù deve rincorrere sempre. Sul cross di Ramsey per il primo gol è in ritardo nella chiusura dell’esterno londinese. Si spinge qualche volta in attacco, soprattutto nel secondo tempo, ma non trova mai via libera. Conclude fuori dopo uno scambio con Hamsik. Cerca di sfondare, ma si fa murare alla conclusione (68’). Niente niente che la firma gli avesse fatto male? – 5 BEHRAMI 4,5 – Non riesce a portare il solito pressing. Gli avversari sono veloci, sfuggenti, fanno girare la palla rapidamente. Non riesce ad essere aggressivo, forse non sa neanche chi deve marcare. Ozil va in tutte le zone del campo e i centrocampisti dell’Arsenal avanzano sempre in superiorità numerica. Il leone, stavolta, rimane in gabbia. Invece delle gazzelle sembrava a caccia di farfalle – 5 INLER 5,5 – Ha responsabilità sui gol dell’Arsenal, ma è l’unico azzurro a non perdere la testa, a stare in partita cercando di impostare l’azione, andando al tiro due volte (ma male), cercando di arginare il centrocampo avversario. Stavolta c’è più lui che Behrami. Il migliore in campo, almeno c’era, in campo – 6 CALLEJON 4 – Un po’ di grinta, l’impegno non manca, ma i risultati sono deludenti. Non incide in attacco, difende confusamente. Quando si sposta a sinistra, fatica a tenere Sagna. Conclude fuori una punizione favorevole. Quando esce Pandev, gioca da prima punta ma non se ne accorge nessuno, tantomeno la difesa dell’Arsenal. Esce al 78’. Non ci eravamo accorti neanche di Pandev… – 4 DUVAN ZAPATA s.v. – Entra per Callejon e fare il centravanti. Gli riesce una sponda, ma si fa notare soprattutto per due falli in attacco. Fisico notevole e la velocità di un cammello. Ten’ nu’ ddio e fisico, ma la tartaruga ce l’ha pure nelle gambe… – 5 HAMSIK 4 – Ancora capitano. Mai visto così fuori partita. Trotticchia, non contrasta, nessun lampo offensivo. Arteta e Flamini, a turno, lo chiudono senza difficoltà. Passano i minuti e dov’è Hamsik? Dopo mezz’ora finalmente sprinta, entra in area, vince il primo dribbling, ma perde il secondo. Nella ripresa vince il primo contrasto all’85’. Un bello scambio con Zuniga ed è tutto. Un ballo continuo fra i centrocampisti londinesi che non danno punti di riferimento e saltano sempre l’uomo. Mimmo, abbiamo un problema, chi hai visto non è Hamsik, ripeto, chi hai visto non è Hamsik – 4 INSIGNE 6,5 – Per impegno, dedizione, il tentativo continuo di risollevare le sorti del Napoli, è l’unico leoncino in campo. Recupera, contrasta, cerca di attaccare e tirare. Flamini gli smorza nel cuore dell’area inglese una buona conclusione. Fuori gli altri tiri che però deve preparare faticosamente pressato e inseguito da più di un avversario. Si spreca molto anche a difendere. Cede con l’onore delle armi. Un piccolo guerriero, sì, ma educato. A me piace scugnizzo – 6 PANDEV 4 – Higuain è infortunato e stavolta la sostituzione non riesce come a Genova. Non pressa, non attacca, non difende. Si fa notare solo per uno scontro con Arteta. Esce al 61’. Io: “Ma l’unico rimpiazzo per Higuain è Pandev”. Il Martire: “Per il momento sì”. Io: “Perché, non per il momento?”. Il Martire: “Ci sarebbe Zapata”. La mia partita è finita qui – 4 MERTENS 5 – Entra per Pandev, gioca a sinistra con Insigne a destra e Callejon punta centrale. Cerca di sfondare due volte, forte della sua velocità, ma nella prima occasione il tiro è debole, nella seconda si fa murare. Veloce è veloce, ma addo’ sta a cagliosa??? – 5 BENITEZ 4 – Deve fare a meno di Higuain, ma schierare Pandev contro i colossi della difesa inglese non sembra una buona idea, forse era meglio rischiare dall’inizio Duvan Zapata. Proprio non riesce a vincere sul campo dell’Arsenal. L’assenza di Higuain non giustifica la sconfitta. Il Napoli si fa travolgere nel primo quarto d’ora, poi non è mai il “suo” Napoli. Il possesso-palla è approssimativo. Ma vengono meno troppi protagonisti: Hamsik, Behrami, Callejon, Pandev. Il Napoli si schianta contro la velocità e la tecnica superiore dell’Arsenal. Gli azzurri non riescono mai a tenere palla, conquistarla e ripartire. L’uno-due in un quarto d’ora taglia le gambe alla squadra che non trova poi i soliti campioni a risollevarla. Nella ripresa, quando il Napoli riesce a giocare di più, non c’è mai il gioco che vuole Benitez, è una squadra approssimativa che tenta di rimontare con iniziative individuali, mai da squadra. Prima sconfitta, si spera senza ripercussioni in campionato. Se il Napoli perde sicurezza, la stagione si complica. È che abbiamo proprio sbagliato l’approccio, caro Mimmo. Non vai a Londra, nel tempio di “Febbre a 90°”, a giocare con la paura nelle gambe. È un sacrilegio. Vogliamo guardare il lato positivo?Non avendo giocato affatto, per domenica saremo riposatissimi. Però non raccontiamoci cazzate: sì, loro erano fortissimi, non si trattava esattamente del Barletta, ma non è “bellissimo” partecipare così, non è “bellissimo soltanto provarci”. Perché, a voi piace perdere senza toccare una palla che sia una? A me proprio no. E allora, jammannanz… in Rafa I trust, Io sono rafaelita. Sin prisa, pero sin una maronna di pausa così, soprattutto in campionato. Eccheccazz – 5 Mimmo Carratelli e Ilaria Puglia

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