I numeri fanno pensare che non sarà un duello ad armi pari, questa volta. Colpa della flessione in campionato del Napoli, che è precipitato in classifica a “meno 13” dal Milan ed è costretto di nuovo a guardarlo dal basso, come non capitava da un bel po’ di tempo. La scalata al tabù di San Siro, a 26 anni dall’ultima vittoria in casa dei rossoneri, ritorna dunque a essere in ripida salita. E saranno estreme anche le condizioni climatiche, con una temperatura prevista di 4 gradi sotto zero all’ora del fischio d’inizio (15). Ma a Milano non nevica più e la partita si giocherà di sicuro, nonostante l’insidia del gelo. Il volo charter degli azzurri è atterrato ieri sera a Linate: berretto di lana obbligatorio per tutti e tanti tifosi in attesa, avanguardia dei tremila al seguito della squadra nella trasferta in Lombardia.
Ci sono invece concreti dubbi sulla presenza di Aurelio De Laurentiis, ferito dalle critiche e dagli ultimi risultati negativi. Tra quattro giorni c’è l’andata della semifinale di Coppa Italia, a Siena. Ed è forte il sospetto che il Napoli possa avere già la testa alla partita di giovedì, determinante per rimanere in Europa. Ma stavolta è proibito snobbare il campionato e non si sono gli alibi con cui tante volte tecnico e squadra hanno giustificato i loro passi falsi, in particolare contro le piccole. Non ci saranno bunker sulla strada di Mazzarri, che andrà in campo col vantaggio di avere due risultati a disposizione. E l’emergenza sarà solo dalla parte del Milan, privo di quattro titolarissimi come Boateng, Aquilani, Pato e Nesta. Nessun cattivo pensiero, infine, sulla designazione dell’arbitro internazionale Rizzoli: 18 i precedenti con gli azzurri e un bilancio in assoluto equilibrio, con 5 successi, 8 pareggi e 5 sconfitte.
Ci sono dunque tutti i presupposti per provare a ribaltare il pronostico, anche perché il Napoli avrà l’intero organico a sua disposizione e qualche forza in più da mettere in campo nel freezer di San Siro. Mazzarri ha lasciato a casa quattro giocatori, ma solo per scelta tecnica: Grava, Fideleff, Donadel e Lucarelli. C’è abbondanza e possibilità di scelta in ogni reparto, come non era mai capitato dall’inizio della stagione. Intensa la seduta di rifinitura di ieri, a Castel Volturno. L’allenatore, a porte chiuse, ha sciolto i suoi ultimi dubbi sulla formazione titolare. Scontati i ritorni di Cannavaro e Lavezzi, sostituiti con il Cesena da Britos e Pandev. Zuniga e Dzemaili sono invece favoriti nei due ballottaggi con Dossena e Inler, il grande escluso. Il Napoli sfiderà il Milan senza lo svizzero, l’acquisto più importante e costoso dello scorso mercato estivo. È una bocciatura che fa scalpore e lascia perplessi, pensando anche alla supersfida di Champions League con il Chelsea, in programma tra appena 16 giorni. Quella di oggi a San Siro sarà pure una prova generale. E la rinuncia a Inler potrebbe essere una scelta doppiamente sbagliata: sia perché rischia di demoralizzare il giocatore, trasformandolo nel capro espiatorio della crisi, sia perché toglie muscoli ed esperienza alla squadra. Al campo la risposta: stavolta non ci sono alibi. (repubblica)
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