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Non è facile, lo so, ma proviamo a imitare Mazzarri e facciamo tutti i pompieri

Strepitoso l’avvio di stagione del Napoli. Al di sopra delle più rosee aspettative. Su questo siamo tutti d’accordo. E di questo siamo tutti felicissimi. La continuità di risultati tra la scorsa stagione e l’avvio di quella attuale è fortemente indicativa della solidità della compagine partenopea. L’innesto in prima squadra dei nuovi acquisti e più in generale una panchina nettamente più forte di quella passata sono un dato estremamente positivo. Il recupero del miglior Gargano equivale ad un acquisto eccellente. Continuando così vi sono fondati motivi per attendersi una stagione molto brillante. È però essenziale che a tal punto ognuno faccia al meglio la sua parte.

La parte dei calciatori, del tecnico e della società è chiara a tutti. Allenarsi ed allenare al meglio. Mantenere alta la concentrazione. Sorvegliare che fattori esterni alla squadra non turbino l’armonia di un gruppo che ad oggi appare idilliaca. Tutte cose forse inutili da ribadire.

Altrettanto importante sarà il ruolo dei tifosi, dei giornalisti e dei giornalisti-tifosi. Occorre che essi non carichino la squadra di ansia fin dalla seconda giornata. Sventolando continuamente sogni ed attese che tutti abbiamo nel cuore e nella mente. I toni vanno mantenuti bassi. Ed i commenti improntati alla prudenza ed alla saggezza. Bene ha fatto Mazzarri a recitare la parte dello scontento dopo il 3-1 rifilato ai rossoneri. Gettando (o almeno provando a gettare) acqua sul fuoco. Una squadra di calcio è una macchina complessa e delicata. Perché influenzabile da una miriade di fattori tecnici, atletici ed ambientali. Quindi smaltita la sbornia per la tripletta di Cavani facciamo tutti uno sforzo di sobrietà. Nell’interesse del Napoli. Non lasciamo il tecnico da solo nel suo sforzo di evitare incendi dannosi.

Insomma il nostro motto deve essere, se riusciamo a controllare la nostra passione (cosa non facile lo ammetto), adelante Pedro con juicio.

Guido Trombetti

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