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Atalanta virtualmente in testa in un torneo senza padroni

In un campionato senza padroni e con le “grandi” tradizionali in difficoltà, la curiosità è che l’Atalanta, senza la penalizzazione dei sei punti, sarebbe in testa. La classifica reale dice invece che Juventus e Udinese sono al vertice con un punto solo di vantaggio su un gruppone di sei squadre. Si scuotono le milanesi ed ora il Milan a -3 dalla vetta, l’Inter a -4. Vengono cancellati alcuni “zero” in classifica. Il Genoa perde la prima partita. Primo pareggio per Cagliari e Palermo. Prima vittoria per il Siena. Le squadre imbattute si riducono a tre: Juventus, Udinese, Atalanta.
Il migliore attacco è quello del Genoa (8 gol), la migliore difesa è dell’Udinese (un gol).
JUVENTUS – A Catania, Conte cambia modulo (4-2-3-1) con Pirlo e Vidal davanti alla difesa, centrocampo con Krasic, Marchisio ed Elia, all’attacco Matri.
Il Catania di Montella sorprende i bianconeri con il gol di Bergessio (22’) e tiene il vantaggio sino all’inizio della ripresa quando Krasic pareggia (49’) con la complicità del portiere Andujar.
Nella ripresa è un’altra Juve, più determinata e più aggressiva. Pepe sostituisce il deludente Elia. A cavallo del gol juventino, il Catania spreca due palle-gol (48’ Delvecchio, 50’ Bergessio). Sino alla fine, tutte e due le formazioni sono a un passo dal raddoppio. Catellani stecca al 95’ la palla-gol più clamorosa che avrebbe dato la vittoria al Catania.
Conte ha utilizzato Del Piero per Matri (75’) e Quagliarella per Marchisio (85’). Per la Juve secondo pareggio consecutivo.
SORPRESE – Nel derby delle neo-promosse, l’Atalanta batte il Novara 2-1 (33’ Schelotto, 58’ Cigarini, 89’ Porcari) e infila la terza vittoria consecutiva dopo il pareggio iniziale sul campo del Genoa. E’ probabile che la partenza lanciata dei bergamaschi sia stata determinata dalla necessità di annullare subito l’handicap della penalizzazione.
Il Siena di Sannino, napoletano di Ottaviano, continua a sorprendere. Dopo il pareggio sul campo della Roma strapazza il Lecce (3-0) con una doppietta di Calaiò (54’ e 70’) dopo la rete iniziale di Destro (5’).
LAZIO – Al secondo tentativo, la Lazio fallisce la prima vittoria interna. Solo 0-0 col Palermo, ma Cissè ed Hernanes hanno avuto tra i piedi il colpo vincente. Meglio il Palermo nel primo tempo, meglio la Lazio nella ripresa (a tre punti dalla vetta).
DELUSIONE – Prometteva scintille la gara tra Cagliari e Udinese, ma è finita senza gol. Un salvataggio di Domizzi sulla linea ha negato il gol a Nenè (18’).
Su tutti i campi si è notata la fatica dei tre impegni settimanali.
GENOA – Cade il Genoa a Verona (1-2) dove il Chievo, quattro giorni prima, aveva fermato il Napoli. Seconda vittoria consecutiva dei veronesi. Moscardelli aveva castigato il Napoli e si è ripetuto contro il Genoa, alla prima sconfitta, segnando il gol decisivo nei minuti di recupero.
Era andato in vantaggio il Genoa (47’ Palacio, quarto gol in 4 partite), si salvava sul calcio di rigore parato da Frey a Pellissier (59’), ma perdeva Dainelli per il fallo in area, rosso diretto, e giocava in dieci l’ultima mezz’ora non riuscendo a contenere la forte pressione del Chievo.
Pellissier si faceva perdonare il rigore mancato andando a segno su corner con un gran colpo di testa (74’). Poi Moscardelli, anche lui di testa su cross di Sardo, insaccava il raddoppio al 92’.
Delusione per la squadra genoana rivoluzionata ancora quest’anno (5 nuovi elementi nel primo tempo, tre nella ripresa) e affidata a Malesani. Continua a funzionare l’asse offensivo Jorquera-Palacio con gli assist del piccolo cileno per l’argentino. Ma, poi, il Genoa non ha retto all’inferiorità numerica. Frey protagonista negando un gol a Rigoni e annullando il calcio di rigore.

Il Chievo sale in classifica nel gruppone delle seconde a 7 punti.

PRIME VITTORIE – La prima vittoria delle milanesi è la notizia del giorno, maturata negli anticipi di sabato. Sempre mezza squadra fuori nel Milan contro il Cesena (1-0). A Bologna debutto di Ranieri sulla panchina dell’Inter (3-1).

Claudio Ranieri, 60 anni, definito “l’aggiustatore”, perché specializzato nel rimettere in sesto squadre in crisi, torna ad allenare sette mesi dopo l’esonero dalla Roma chiamato da Moratti a sostituire Gasperini (un punto in tre partite).

Ranieri torna all’antico (difesa a quattro) e rilancia l’Inter se non nel gioco almeno nel risultato. All’ultimo momento gli viene a mancare Sneijder e piazza Coutinho dietro le punte. Fa giocare dal primo minuto Pazzini (che non aveva spazio con Gasperini) in coppia con Forlan.

RANIERI PARTE BENE – Ed è proprio il “Pazzo” che sblocca il risultato a Bologna (38’). Subìto il pareggio su rigore da Diamanti (66’), l’Inter risolve il match negli ultimi dieci minuti. Ma il Bologna deve rinunciare a Gillet tra i pali e sostituirlo con Agliardi. Va in gol Milito su rigore (81’, espulso Morleo per fallo da ultimo uomo), poi colpo di testa vincente di Lucio (88’) col Bologna in dieci.

PRODEZZA DI SEEDORF – Stentato il successo del Milan sul Cesena ma solo perché gli sfuggono almeno cinque occasioni da gol. Decide Seedorf (5’) con un gran tiro a giro dalla sinistra e dalla distanza che sorprende il portiere cesenate inutilmente in volo. Più che un tiro è sembrato un cross.

Sempre fuori Ibrahimovic, Robinho, Gattuso, Boateng, Ambrosini. Fuori anche Nesta sostituito con merito da Yepes. Coppia d’attacco formata da El Shaarawi e Cassano con Emanuelson dietro le punte. Si vede finalmente Taiwo esterno sinistro di difesa.

Il possesso-palla del Milan (66%) testimonia il lavoro paziente della squadra rossonera alla ricerca della prima vittoria.

Il Cesena, che doveva essere la squadra-rivelazione, forte di molti giocatori di spicco (Candreva, Parolo, Mutu, Eder), resta a zero punti dopo quattro partite. Il Bologna è penultimo con un punto all’attivo (il pari sul campo della Juventus).

FRENATA NAPOLI – Il Napoli, alla seconda partita senza segnare, si fa stregare dalla Fiorentina al San Paolo (0-0) nonostante il ritorno a tempo pieno in squadra di Lavezzi, Hamsik, Cavani e Inler. Il protagonista del match è De Sanctis che salva il risultato con due parate decisive su Montolivo e Natali. Strepitosa quella sul colpo di testa del difensore viola che concludeva nell’area piccola. Partita con due vittorie, a Cesena e sul Milan, la squadra di Mazzarri frena.

Sorprende la Fiorentina (primo punto in trasferta) che gioca proprio bene con una difesa solida protetta da Behrami, nel ruolo inedito davanti alla difesa. Momento magico di Cerci con Jovetic centravanti di gran movimento. La squadra viola potrà diventare la “mina vagante” del campionato.

CHAMPIONS – Non c’è respiro. Il Napoli frenato e l’Inter rilanciata da Ranieri giocano martedì nel secondo turno di Champions. Il Napoli riceverà il Villarreal, l’Inter andrà a Mosca contro il Cska. Mercoledì toccherà al Milan che ospiterà i ceki del Viktoria Plzen.

Nel girone del Napoli è in fuga il Bayern (3 punti) seguito da azzurri e Manchester City (1). A zero punti il Villarreal.

Tutti a un punto nel girone del Milan con Barcellona, Bate Borisov e Plzen.

L’Inter riparte da zero punti dopo la sconfitta in casa contro i turchi del Trabzonspor (3 punti). A un punto Lilla e Cska Mosca.

MIMMO CARRATELLI

SERIE A – QUARTA GIORNATA.

Bologna-Inter 1-3, Milan-Cesena 1-0, Napoli-Fiorentina 0-0, Chievo-Genoa 2-1, Atalanta-Novara 2-1, Cagliari-Udinese 0-0, Catania-Juventus 1-1, Lazio-Palermo 0-0, Siena-Lecce 3-0, Parma-Roma (20,45).

CLASSIFICA: Udinese e Juventus 8; Genoa, Napoli, Fiorentina, Palermo, Cagliari, Chievo 7; Lazio, Catania, Milan, Siena 5; Inter, Novara, Atalanta 4; Parma e Lecce 3; Roma 2; Bologna 1; Cesena 0.

Parma e Roma una partita in meno.

PROSSIMO TURNO. Sabato 1 ottobre: Roma-Atalanta (ore 18), Inter-Napoli (20,45). Domenica 2: Novara-Catania (12,30), Cesena-Chievo, Fiorentina-Lazio, Lecce-Cagliari, Palermo-Siena, Parma-Genoa, Udinese-Bologna, Juventus-Milan (20,45).

CHAMPIONS LEAGUE.

Martedì 27 settembre. Gruppo A: Napoli-Villarreal, Bayern-Manchester City. Gruppo B: Cska Mosca-Inter.

Mercoledì 28 settembre: Gruppo H: Milan-Viktoria Plzen

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