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Niente ricetta, meglio digiuno e vostri consigli

Uno scoglio non può arginare il mare e un tovagliolo, anche se azzurro, non può scrivere un editoriale. Napoli, però, fa eccezione. Come gli affezionati lettori napolisti forse sapranno, mi ero dimesso all’indomani di Milan Napoli e stavo meditando di ripensarci. Ma nella città di Pulcinella, dove la realtà supera la fantasia, non posso farlo. Avevo consegnato le dimissioni nelle mani di un notaio, che era pronto a depositarle se nel cestino dei panni sporchi ne fossero arrivati almeno altri trenta, di tovaglioli. Dopo gli ultimi accadimenti mi vedo costretto a sospendere il gioco. Almeno per una partita. Non vorrei che il Prefetto invalidasse tutto e quindi, “a prescindere”, confermo ufficialmente le mie dimissioni. Gli altri trenta facessero quello che vogliono. In attesa di sviluppi  e comunicazioni da parte della dirigenza e della presidenza, non intendo falsare il campionato perdendo a tavola, o meglio a tavolino, non presentando la squadra. Mando in campo la Primavera, composta da fior di calciatori che purtroppo, in condizioni di normalità, non troverebbero posto in formazione. Fateci onore, ragazzi. Il futuro è dei giovani. Dimostriamo che nella nostra città esiste ancora una parte seria. Fosse anche una sparuta minoranza di tovaglioli. Spesso ridotti a mappine.

Forzanapolisempredovunquecomunque.

Tovagliolo Azzurro

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