Josè Mourinho ha appena saputo dell’accoppiamento con gli inglesi del Tottenham nei quarti di Champions League. «Avversario difficile, ha battuto l’Inter nel girone e ha eliminato il Milan. E ha un grande allenatore, Redknapp». In semifinale potrebbe esserci un altro affascinante duello tra Real Madrid e Barcellona.«Ma le possibilità sono le stesse che hanno Shakhtar e Tottenham, le prossime avversarie: pensiamo piuttosto a loro». Lo Special one del Triplete interista – Coppa Italia, scudetto e Champions League nel maggio 2010 – è atteso stasera dal derby con l’Atletico. Ha voglia di cancellare in fretta il distacco di cinque punti dal Barça. E, intanto, parla del calcio italiano e del Napoli in questa intervista al «Mattino».
Quanto manca il calcio italiano a Mourinho e quanto Mourinho manca al calcio italiano?
«Io posso dire che il calcio italiano mi manca un po’ per il suo ambiente e la sua passione, perché ogni partita si gioca con anima e cuore, con un’impronta tattica: tutto questo suscita interesse in me. Se io manco al calcio italiano? Alcuni dicono di sì, alcuni dicono di no… Non posso pensare con la testa degli altri e accetto le loro analisi».
Nei quarti di Champions non ci sarà la sfida contro la sua ex Inter: le piacerebbe affrontarla in finale a Wembley?
«No, non mi piacerebbe perché io amo l’Inter. Certo, sono un professionista e, se si dovesse giocare contro questa squadra, ovviamente giocherei. Però sotto l’aspetto emotivo sarebbe difficile preparare una partita contro i tuoi amici, tutti quelli con cui hai vinto tanto».
Potrebbe vedersi Mourinho su una panchina italiana nella prossima stagione?
«No, nel prossimo campionato no. Credo che continuerò ad allenare il Real Madrid. È un lavoro difficile però è un lavoro e mi piacerebbe continuarlo. Missione impossibile, però le missioni impossibili mi esaltano».
Real in corsa per Liga, Coppa del Re e Champions League: può ripetersi a Madrid il Triplete nerazzurro del 2010?
«Triplete o zero tituli, tutto è possibile. Arrivare ad aprile e poter vincere tutto è già una cosa molto importante. Ma il Barcellona è una grande squadra e in Champions non c’è solo il Barça: ci sono anche l’Inter, il Chelsea, il Manchester United».
A proposito del Barcellona, il duello con il Real è soltanto calcistico o anche sociale, politico?
«Barcellona e Real sono due mostri del calcio mondiale: è come una sfida tra titani».
Nel campionato italiano c’è una novità: il Napoli, terzo in classifica a un punto dalla «sua» Inter, in corsa per la Champions e lo scudetto.
«Il Napoli sta disputando un grande campionato. Per la verità, credevo che potesse fare meglio in Europa League. Mi piace come la squadra gioca, la sua organizzazione, la sua mentalità, la sua ambizione. Sicuramente può aspirare alla Champions League».
Come giudica il lavoro del presidente De Laurentiis e del tecnico Mazzarri: tra voi, un anno fa, non c’era grande feeling.
«Mi sembra che l’allenatore del Napoli e il suo presidente lavorino con grande ambizione e passione e questo è un aspetto molto positivo e importante. È qualcosa che viene avvertito da giocatori e tifosi: la squadra si alimenta sempre della personalità del suo presidente e del suo allenatore. Pur sapendo che il tecnico del Napoli ha qualcosa contro di me, io sono sempre onesto e dico che è un buon allenatore».
Ci sono giocatori che potrebbero interessare al Real Madrid? Qualche nome: Cavani, Hamsik, Lavezzi.
«Sono giocatori di grande qualità, senza dubbio. Tuttavia sono in un club importante e forte: si parla di cifre molto elevate quando si parla dei giocatori del Napoli. Credo che la società desideri crescere, non vendere. Per questo motivo io non penso a giocatori del Napoli».
Con l’Inter ha giocato due partite al San Paolo, una sconfitta nel 2009 e un pareggio nel 2010: che sensazioni le ha trasmesso quello stadio dove ha giocato Maradona per sette anni? «Napoli, città incredibile. Mi è piaciuto tanto giocare al San Paolo. Sono molto amico di Maradona e parliamo sempre di Napoli come di una città magnifica per giocare al calcio».
E se nella prossima Champions League ci fosse la sfida tra il Real e il Napoli?
«Mi piacerebbe vivere una partita di Champions al San Paolo: immagino che sarebbe bellissimo».
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Francesco De Luca (Il Mattino)
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