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Mascara: il paragone con Quaglia mi inorgoglisce

Presentazione ufficiale per Giuseppe Mascara. In bella mostra la maglia numero 9 che indosserà nella sua avventura in azzurro (“Mi ha portato fortuna ad Avellino ed era libero”). L’introduzione è del direttore sportivo, Riccardo Bigon: “E’ il nostro secondo acquisto di gennaio, è un calciatore importante, l’abbiamo cercato con grande convinzione. Non è stato facile concludere l’affare, ma ci siamo riusciti. Può ricoprire più ruoli nel reparto offensivo”.
Ora tocca al giocatore: “Ho visto ieri la partita, è stato un incidente di percorso, il Napoli negli ultimi 20 giorni ha giocato tanto con prestazioni di grande spessore. Un calo fisico ci può stare, non è facile essere sempre al 100%. Voglio ringraziare, comunque, la società che mi ha voluto fortemente. Sono molto motivato e cercherò di offrire il nostro contributo. Non mi risparmio mai anche a costo di sbagliare, sono consapevole dei miei mezzi, bisogna calarsi subito nella mentalità perché qui si lotta per qualcosa d’importante. Il gruppo è ben solido. Quando si fanno i risultati, c’è sempre allegria. Il paragone con Quagliarella? E’ segno di gratitudine, lui è uno dei più forti in serie A ma siamo molto diversi, ognuno ha le sue qualità e le esprime al meglio. Il mio ruolo? Negli ultimi anni, a Catania, ho giocato come terzo attaccante di sinistra, ma sono nato come centravanti, a me piace fare gol, quindi l’importante è essere protagonista nella fase offensiva. Posso giocare in tutti e tre i ruoli, Mazzarri non dà punti di riferimento davanti”. Mascara sarà il primo ricambio del tridente: “So che ci sono dei fuoriclasse, mi allenerò al 100% per mettere in difficoltà l’allenatore nelle sue scelte”.
Mascara ha firmato per due anni e mezzo: “Ho sempre scelto io le fasi della mia carriera. Ringrazio il Catania e i tifosi che mi sono stati sempre vicino. Se dovessi giocare e segnare contro di loro? Non credo che esulterei. A 31 anni non potevo perdere questo treno. Sono in una società e in una squadra importante, l’obiettivo è fare sempre meglio”. C’è anche la possibilità di debuttare in Europa: “Ma la scelta è stata dettata dal fascino che il Napoli ha in tutto il mondo. Manteniamo i piedi per terra”
La trattativa è stata complessa: “E’ da un mese che andava avanti, l’ho saputo all’ultimo secondo”. Un premio, insomma, ai tanti sacrifici: “Qualche anno fa, avevo deciso di smettere perché non venivano ripagati i miei sforzi. Adesso sono qui e onorerò al meglio questa maglia fino all’ultimo secondo. Sono felice, era da tanti anni che se ne parlava, adesso ci sono riuscito e voglio restare qui a lungo. Mi merito questa maglia, ho fatto una grande scelta, non potevo rifiutare. E’ bello vincere. Siamo competitivi su tutti i fronti, è giusto che i tifosi sognino, noi siamo umili e andiamo avanti per la nostra strada. Ritorniamo subito a vincere. Ho entusiasmo come se fosse la prima esperienza tra i professionisti. Il calcio comunque resta divertimento e gioia. Le punizioni? Non sono io a deciderlo, ovviamente mi piace calciarle”.
Nello spogliatoio c’è un’anima sudamericana proprio come era a Catania: “Ho trovato giocatori motivatissimi, tutti si aiutano. C’è allegria ed armonia a prescindere dalla nazionalità”. Mascara è stato già protagonista in Campania con Avellino, Battipagliese e Salernitana. Bigon conferma le difficoltà: “Era il capitano e c’era il problema di sostituirlo. La difficoltà era soprattutto tecnica, siamo stati fino all’ultimo sul filo di lana, poi Lo Monaco è molto abile e capace, quindi ci ha tenuto sulla corda. Le cose si sono sbloccate alle 18 dell’ultimo giorno. La nostra politica non è solo di prospettiva futura, ma pensa anche all’immediato. Ce la stiamo giocando con tutte. Abbiamo deciso – d’accordo con il tecnico – di inserire un attaccante con un suo curriculum che potesse aiutarci subito. I nostri obiettivi non cambiano, dobbiamo fare il meglio possibile. Era importante arrivare all’obiettivo. Siamo in una crescita costante e questo me ne accorgo durante il mercato. Abbiamo una consapevolezza diversa, poi stiamo diventando una realtà simpatica. C’è entusiasmo attorno alla squadra”.

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