ilNapolista

Difendere Lavezzi con metodi berlusconiani

Come al solito siamo il Paese della doppia morale e del complottiamo a tutti i costi: ciò che vale per gli altri non vale per se stessi. Il riferimento è all’articolo di Antonio Corbo su Repubblica Napoli. Il decano dei giornalisti sportivi partenopei prende di mira Mediaset e il relativo proprietario per aver scagliato contro il Napoli i potenti mezzi della Tv del biscione. Secondo Corbo la squalifica è ingiusta poiché le immagini fornite da Mediaset sono giunte in colpevole ritardo. Ci si appella quindi a discorsi procedurali e formali anziché alla constatazione sostanziale degli avvenimenti. Strategia che, se non ricordo male, è stata più volte usata dallo stesso Berlusconi: competenza territoriale dei giudici, metodo con il quale sono state carpite le intercettazioni telefoniche, anomalie giurisdizionali. Strategie berlusconiane che ogni giorno proprio dalle colonne di Repubblica vengono criticate e stigmatizzate. Perché, secondo gli illuminati (e non lo scrivo ironicamente) giornalisti di Repubblica bisogna guardare alla sostanza degli accadimenti e non alla forma quando si parla del Presidente del Consiglio. Tutto giusto, l’importante è che questa sia una regola universale e condivisa. Ciò che vale per Berlusconi non può non valere per lo sputo di Lavezzi. C’è stato lo sputo? Inequivocabilmente si. Allora i forcaioli berlusconiani siano parimenti forcaioli nel condannare Lavezzi. Altrimenti si passa per quelli che un giorno dicono una cosa e il giorno dopo l’esatto contrario (e anche qui ogni riferimento non è puramente casuale). Ho abbinato in questo pezzo politica e calcio: due argomenti che suscitano sempre discussioni accese perché spesso vengono affrontati in maniera partigiana e non obiettiva. Spero per una volta non sia così. Mi viene in mente la biblica frase della pagliuzza e della trave.  È giornalismo militante, lo sappiamo, ma ogni pazienza ha un limite o ogni limite ha una pazienza.. per colpa di Totò non mi ricordo più il proverbio..

ilnapolista © riproduzione riservata