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Derby sotto la Tour Eiffel
vince il Paris San Gennar

Parigi. Inter-Napoli sotto la torre Eiffel. Noi tifosi, come la squadra, abbiamo preparato la partita per farci trovare concentrati, grintosi e uniti contro l’avversario. Personalmente ho vissuto questa sfida in modo molto sentito. Già durante le vacanze Natalizie, mentre Gargano offriva mostaccioli e roccoco’  a Hamsyk & Co per il suo matrimonio,  pensavo a come affrontare la partita. Il giorno stesso in ufficio ero attento alle altre partite, a buttare seccie bianconere contro Quagliarella (Caro pasticciere, se fossi andato all’estero ti avrei capito ed augurato buona fortuna. Adesso che sei legato alla Juve, perche non stai vicino alla squadra seguendola a Napoli?! Che ré, te miett scuorn?!), a inventare come meglio coinvolgere tutto il Napoli Club Parigi per supportare il Napoli. Stampa A4 con logo e cori stampati per dar voce anche a coloro che vorrebbero contribuire mostrando intensità.  Ecco, per me tifoso pensare ai cori è stato come preparare la formazione e poi distribuirla ai membri del club/spogliatoio (che cavere ier’ assera dint o’Bambolina). Come un giocatore, prima di scendere di casa mi preparo. Nella mia camera mi cambio, da formale a casual. Preparo la borsa e filo in metro; So che ci sarà molta gente al club. So che ci saranno i miei amici (osservatori esterni): un milanese (milanista venuto per gufare l’inter), un francese e un’amica di Napoli. Tutti amanti della “partenopeneità” e diventati membri del PSG.  Esco a Grands Boulevards, come un giocatore del Napoli per entrare in campo salgo i gradini. Quante volte ho sognato di salire i gradini e uscire dal quel fosso sotto la curva B… Entro al Bambolina, ci sono tanti miei compagni. Una quarantina. E poi…eccoli là, lungo la barra c’è anche la squadra avversaria; Quanti ne sono? 14, poi continuate a canticchiare con “che sarà, che sarà”…. Distribuisco le “formazioni”, qualcuno le scruta incuriosito. Io e Donatella attacchiamo al bambolina il nostro stemma, il nostro vessillo… ciucciariello du PSG, piensece tu! Andrea “Bambolino” lo firma soddisfatto. Facciamo riscaldamento: Cori, spinte, mani in aria ed applausi, voci forti e chiare… poi inizia il match. La partita l’abbiamo vista tutti con grande animosità ( e tanta voglia di mandare a quel paese chillu Ravanelli che gridava “vai Dragone, grande Capitano!” MNZ, ma va te cocc!). Il mio commento sulla partita in due righe: Napoli ancora acerbo, impaurito e sovrastato da semplici giocate interiste. Inutile commentare la prestazione del singolo giocatore, tutti erano nella stessa condizione mentale. Certo fa effetto vedere il nostro attacco “diamante Trilogy” completamente svogliato e spento. L’inter vince, Leonardo sembrava una brava persona prima di passare all’inter, noi torniamo a Napoli e ci prepariamo per affondare la Juve. Noi del PSG, facciamo lo stesso: cori, concentrazione, vicinanza alla squadra e tanta voglia di vedere la nostra squadra (e la nostra napoletanità) nuovamente rispettata (… in Italia, in Europa e nel Mondo,…).Forza Napoli!

Flavio Nappi

P.s.:  Gli “osservatori esterni” Andrea, Bertrand e Giulia sono stati contentissimi di aver vissuto la partita con noi apprezzando la nostra vivacità (tipica dei Napoletani). Una curiosità: Bertrand è talmente affascinato dalla “Napoletanità” che mostra fiero due app sull’Iphone. Una con la smorfia napoletana tradotta in francese (geniale!) e una che si chiama isangennar : muovendo l’iphone ) appare un’ampolla che riproduce il miracolo facendo sciogliere il sangue di San Gennaro (cos’ e’ pazz!!!)

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