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De Laurentiis: fregnaccia i rifiuti per la monnezza

Aurelio De Laurentiis scatenato alla presentazione di Natale in Sudafrica.
IL FILM – “Un cast da scudetto per “Natale in Sud Africa? Mi sembra un’affermazione più che giusta. Ci sono tanti attori bravi come De Sica, Ghini, Tabita, Belen, Panariello, Tortora ed Esquivel, l’idolo delle ragazzine. Sono davvero soddisfatto. Non e’ stato facile girare questo film in Sud Africa, per tanti motivi. Se è più difficile essere primi nel calcio o nel cinema? Sicuramente nel cinema, perché c’è un copione da seguire ma poi è il pubblico che decide se il film è buono oppure no. Nel calcio, invece, puoi costruire una grande squadra ma il pallone è rotondo”.
AUGURI  – “Mi rivolgo a tutti i napoletani: che sia un Natale sereno per tutti, vogliamo un 2011 migliore del 2010.  Belen? La vorrei come ambasciatrice del Napoli, è un discorso che devo approfondire.
CLASSIFICA – “Il presidente ha un cervello e degli occhi. Io mi devo preoccupare di non rompere il giocattolo. I consigli, spesso, mi fanno pensare. Si parla di un solo acquisto o di due, se non di tre. Io ringrazio chi mi dà consigli. Ho imparato a controllare il mio istinto per dare corso alla ragione. Tutte le volte che non ho fatto così, ho trovato un riscontro negativo. E’  iniziato un nuovo corso, per trovare una collocazione a tutti i giocatori non collocabili dal nostro attuale allenatore. Il Napoli secondo? Mi aspettavo un Napoli forte. Volevo Mazzarri da 2 anni, perché è uno che soffre la partita e la scelta nello spogliatoio. Non metto mai bocca nelle scelte di Mazzarri, che deve poter crescere attraverso una serie di esperienze”.
IL MERCATO – “Mazzarri mi ha detto che, per il campionato, non occorrono più di 17 giocatori. Bigon è stato bravo a sfoltire la rosa. Molti di quei calciatori torneranno a giugno dopo il prestito. Si ha sempre il vizio di dover precorrere i tempi. Noi dobbiamo trovare un difensore sinistro. Ne abbiamo verificati dieci. Non è che a gennaio trovi l’esterno sinistro risolutivo, che va meglio di Aronica. Dossena ha dovuto fare un lavoro di recupero, l’anno prossimo sarà più forte. Non è vero che a gennaio c’è una possibilità che non dobbiamo perdere perché gli altri sono più scarsi. Il campionato è vivo e vivace. Il mercato di gennaio è un mercato riparatore per non retrocedere, ma non per eccellere. Gli altri non sono così fessi che si tolgono i calciatori a gennaio”.
IL CALCIO CHE CAMBIA – “Da quando sono arrivato, aspetto che cambi il calcio. La Uefa e la Champions hanno fatto il loro tempo, così come le organizzazioni di calcio internazionale. I club devono avere più autonomia. Dobbiamo fare marketing a livello internazionale. Quando sono arrivato a Napoli, come ranking, eravamo al 300° posto, mentre ora siamo al 67° posto. Abbiamo lavorato bene e dobbiamo continuare così. Questo non significa che dobbiamo sfasciare tutto perche’ si deve vincere il campionato. Dobbiamo allargare i confini del Calcio Napoli, come location. Ormai non si parla piu’ di stadio. Non abbiamo la sfera di cristallo. Non sappiamo nemmeno cosa accadrà politicamente a Napoli e in Italia. Per me era uno “scuorno” chiudere con un -10 in rosso; ho appena pagato 850mila euro di imposte. In Italia non c’è nessun rispetto per il cinema”.
CANNAVARO – “Paolo Cannavaro? Gli ho offerto anche il quarto anno di contratto, ora deve fare un atto d’amore nei confronti del Napoli ed accettare soltanto. L’ingaggio è stato migliorato e l’offerta è stata gradita dal rappresentante di Cannavaro, in un incontro avuto in un salotto la settimana scorsa con Bigon e Fassone. So che servono un centrocampista e un attaccante, ma se ne parla a giugno”.
I NUOVI  ACQUISTI – “Dumitru ce lo invidiano in tanti, dimostrerà il suo valore. Yebda è un grande giocatore, mentre Sosa deve ancora dimostrare. Considero questi signori come delle Ferrari. La squadra ha avuto finora un grande cuore, una grande coscienza ed un grande spogliatoio. Nel loro dna è entrato il Napoli: vogliono dimostrare che il Calcio Napoli funziona”.
LA CITTA’ – Ha problemi. A un certo punto si è parlato di camorra: non succedono solo a Napoli certe cose. Non si deve creare il deragliamento dell’opinione pubblica. La criminalità organizzata esiste ovunque. Per me Napoli è una Eldorado. C’è del petrolio non utilizzato. Bisogna scavalcare la politica. La rinascita di questa città parte dalla borghesia e dagli industriali. Le regole non vanno seguite, ormai non c’è tempo. Non è un’utopia. Esiste il partito del fare. A Napoli si può venire e si possono far crescere i bambini. Non e’ affatto vero che qualcuno si è rifiutato di venire a Napoli per la monnezza: questa è una fregnaccia.
NAPOLI-STEAUA – “Io sono sempre un lottatore di natura. E’ uno stimolo importantissimo, vogliamo arrivare in fondo essendo l’unica squadra italiana in gioco in Europa League. Ce la metteremo tutta. Non mi piacciono le voci di corridoio che arrivano dalla Romania. Dobbiamo dire alle Forze dell’ordine di vigilare. I nostri tifosi hanno la responsabilita’ della facciata e dell’onorabilita’ di Napoli e del Napoli. Vanno evitati atti in città e allo stadio. Sugli inni, i petardi e i fuochi vi ricordo che l’Uefa vieta tutto ciò: significherebbe farsi un autogol. Il far naufragare quest’impegno sarebbe gravissimo”.

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