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E se mandassimo Lavezzi
ad allenarsi con Zeman?

E se spedissimo un po’ Lavezzi a Foggia, alla corte di Zeman? Nessuna polemica, state calmi, non lo voglio far a giocare in serie C, ma vorrei tanto che lui si allenasse due giorni a settimana col boemo. Dopo un po’, Sdengo ce lo riconsegnerebbe come la miglior seconda punta del campionato.  Gli insegnerebbe a fare quel che lui non ha mai praticato: il taglio, lo scatto al centro partendo dall’esterno dettando il passaggio al compagno che sta avanzando con la palla. Essendo dotato di uno scatto e di una progressione senza eguali, arriverebbe tranquillamente in porta. Ma il Pocho, si sa, senza palla non ama correre. La palla deve stare tra i suoi piedi. Altrimenti se ne sta a ciondolare.
Di Lavezzi tanto si è discusso e tanto si discuterà. Non si sa cosa sia: un fantasista, un’ala destra, un attaccante, un rifinitore. Io non mi rassegno all’idea che lui non sia un attaccante, a Cesena ha segnato persino nell’area piccola. Certo, non ha l’istinto del killer, alla Cavani per intenderci. Spesso e volentieri, quando si ritrova davanti alla porta, quasi si intimorisce e puntualmente sbaglia. Ma, secondo me, si può imparare. E lui sarebbe devastante se non tornasse ogni volta sulla tre quarti a prendersi quella palla, perché se non comincia lui l’azione non vale. Bisognerebbe fargli una multa ogni qual volta decida di arretrare. Del resto, se Benitez lo voleva al Liverpool e ora all’Inter (ma perché mai il Pocho compra casa a Milano?) credo che sia per la sua capacità di squassare le difese, non certo per fare il vice Sneijder.
Mi piacerebbe che Mazzarri lo obbligasse a giocare più avanti. Farebbe bene a lui e al Napoli. Magari potrebbe fargli vedere come gioca una punta, come si fa il contropiede, chessò mostrargli (non con la Playstation, eh?) quell’azione contro il Real Madrid che tanti di noi ancora non hanno dimenticato. Sgroppata di Francini, Careca che corre in mezzo aprendo la difesa e il corridoio per il terzino che poi mette al centro… e vabbè andò come andò. Ma con Lavezzi quel contropiede non ci sarebbe mai stato, lui si sarebbe preso la palla dai piedi di Francini.
Massimiliano Gallo

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