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Di chi è la colpa della sconfitta del Napoli? Di chi? Chiedetelo a Pirandello

Di chi è la colpa della sconfitta del Napoli? Di chi? Chiedetelo a Pirandello

Il calcio lo si può guardare da tanti punti di vista. Interpretare ricorrendo a differenti filosofie. Senza poi alla fine che nessuno sappia dire quale è la via giusta per comprendere. Tante verità a seconda delle angolazioni. Torna Pirandello. Così è se vi pare.

Così accade anche per l’eliminazione del Napoli ad opera del Dnipro.

Intanto si può ricorrere alla interpretazione complottista. Per spiegare le due sviste arbitrali, una all’andata (veramente colossale, da annali degli orrori) l’altra al ritorno, determinanti nell’eliminazione del Napoli. E così si può sostenere che Platini, utilizzando il designatore arbitrale Collina, abbia fatto fuori il Napoli. In nome di chi sa quali oscuri ed inconfessabili interessi.

Poi si può ricorrere alla interpretazione fatalista. Il caso la fa da padrone. Se gli arbitri, in perfetta buona fede non avessero preso due sviste clamorose, se nel ritorno non ci fosse stata pioggia battente per novanta minuti…

Ancora si può ritenere che in Ucraina sia stato seppellito il progetto tattico di Benitez. La sua filosofia di gioco. Benitez ha costruito una squadra a trazione anteriore. Che per vincere punta a fare molti goal. Trascurando un poco (o molto) la fase difensiva. La squadra o gioca a mille o non rende. Ebbene una modesta squadra ucraina, praticando il vecchio catenaccio all’italiana anni sessanta, la ha messo sotto. Irretendola. Impedendole di giocare. Inaridendo i meccanismi fondanti del suo gioco.

Si può anche invocare la necessità di coinvolgere uno psicanalista. Per dare una spiegazione agli alti e bassi della squadra. Che si accende e si spegne come un albero di Natale. Passando da esibizioni sontuose come quella in casa dei tedeschi del Wolfsburg al primo tempo contro il Dnipro.

Un’altra tesi possibile da sostenere è che il tecnico ha sbagliato formazione. Gabbiadini si vede soltanto quando segna. Altrimenti non dá alcun contributo. E privo di Hamsik al Napoli è venuto meno quel potenziale contributo di fantasia indispensabile a scardinare il bunker ucraino.

Ancora molto gettonata è la spiegazione che vede semplicemente Higuain sul banco degli imputati. Addirittura da fuoriclasse immenso ridotto al rango di modesto giocatore. In due partite il Pipita ha fallito cinque o sei reti. Tirando sistematicamente addosso al portiere a pochi metri dalla porta. Fornendo così una perfetta imitazione dell’indimenticabile Calloni. Che ai goal preferiva il tiro a segno sull’estremo difensore. Ma che campione è un giocatore che fallisce le partite fondamentali?  

Quale è la tesi giusta? Un mix di varie di esse? O magari un’altra che non ci è venuta in mente? O sono tutte giuste e tutte errate contemporaneamente?

“Eh caro! chi è il pazzo di noi due? Eh lo so: io dico TU! e tu col dito indichi me. Va là che, a tu per tu, ci conosciamo bene noi due. Il guaio è che, come ti vedo io, gli altri non ti vedono… Tu per gli altri diventi un fantasma! Eppure, vedi questi pazzi? senza badare al fantasma che portano con sé, in se stessi, vanno correndo, pieni di curiosità, dietro il fantasma altrui! e credono che sia una cosa diversa.”
Guido Trombetti

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