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Il ridicolo del calcio italiano. Qualche bestemmia vale a De Laurentiis una settimana di squalifica, la stessa inflitta alla Curva Sud per gli striscioni contro la madre di Ciro

Il ridicolo del calcio italiano. Qualche bestemmia vale a De Laurentiis una settimana di squalifica, la stessa inflitta alla Curva Sud per gli striscioni contro la madre di Ciro

“Ha proferito reiteratamente espressione blasfeme”. Non è una fatwa ma è il provvedimento del giudice sportivo Tosel. Il riferimento è ad Aurelio De Laurentiis e alle sue colorite espressioni nel post partita di Napoli-Lazio di Coppa Italia. Lo scrive sportmediaset. Insomma, il presidente ha tirato giù dal cielo qualcuno. “per avere, al termine della gara, negli spogliatoi, proferito reiteratamente espressioni blasfeme; infrazione rilevata dai collaboratori della Procura federale”, è stato inibito fino al 20 aprile, lunedì prossimo. Quindi non potrà esserci a Cagliari-Napoli e non sappiamo se la squalifica sia estesa anche alla possibilità di rilasciare dichiarazioni. 

Con tutto il rispetto, reale, per chi è cattolico, suona a dir poco ridicolo che un tesserato, negli spogliatoi, dopo una sconfitta, non possa tirare giù qualche bestemmia. Con tutto quello che succede negli stadi italiani il provvedimento è francamente grottesco. E in ogni caso siamo un paese laico.

Insomma, De Laurentiis ha subito la stessa squalifica inflitta alla Curva Sud per gli striscioni contro la madre di Ciro Esposito. 

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