ilNapolista

Napoli-Udinese, le pagelle / Il migliore è Andujar, da incubo la difesa. Si risveglia Hamsik (mentre qualcuno dormiva)

Napoli-Udinese, le pagelle / Il migliore è Andujar, da incubo la difesa. Si risveglia Hamsik (mentre qualcuno dormiva)

Le pagelle di Napoli-Udinese 7-6, ottavi di Coppa Italia, a cura di Mimmo Carratelli e Ilaria Puglia 

ANDUJAR 8 – A riposo Rafael, eccolo debuttare in Coppa Italia. Aveva già giocato una partita in Europa League. Decisivo. Esce di piede su Thereau, sventa due conclusioni di Fernandes, si oppone due volte a Kone. Parando il rigore di Allan, nella lotteria dal dischetto, ferma l’Udinese e dà modo a Higuain di realizzare il penalty decisivo.

La coppa il giovedì nasce penalizzata in partenza per il calcetto dei bambini, che mi stravolge pomeriggio e serata, si sa. Ma ieri era tutto in ordine: eravamo a tavola per cena alle otto, alle otto e cinquanta avevamo sparecchiato e avviato la lavastoviglie, il tempo di una sigaretta (per me) e di un sigaro (per mio marito) fuori al balcone e già eravamo al terzo minuto di gioco. Insomma, si è capito subito che i tempi non li avevamo calcolati proprio bene

MESTO 6 – Sufficienza piena per il gran tiro nella lotteria dei rigori. Ma anche per il salvataggio sulla linea (tiro di Aguirre). Una conclusione alta da posizione favorevole (101’). Quando si propone non è il massimo. Inedita la corsia destra con Gabbiadini.

Fuori pioveva, ma non c’era certo un diluvio! E allora come mai è saltata prima la parabola e poi il digitale e alla fine ci siamo dovuti guardare la partita in streaming al pc? Siamo riusciti a beccarlo giusto in tempo per vedere la scivolata su Stramaccioni. Non so come abbia giocato la partita, ma per aver atterrato Strama gli do 10

HENRIQUE 5,5 – E’ un capellone a volte distratto, a volte facilone. Sbaglia e si riprende. Una partita in altalena. Il piccolo Jaadi gli crea più di un problema sino a perderselo sull’assist del gol di Thereau. Conclude fuori al 109’.

Riusciti ad addormentare i bambini in bilico nella stanzetta con il pc sulle gambe, mio marito ed io ci siamo buttati sul divano in salotto, stavolta appoggiando il pc sui cuscini. Giusto il tempo di guardare la chioma fluente di Henrique e mi è venuta una straordinaria voglia di attaccare la calza della Befana. Alla quindicesima Rossana la bocca mi si è impastata – 5,5

BRITOS 5 – Patisce i contrattacchi dell’Udinese e va in difficoltà contro Thereau (in ritardo sul gol del francese). Lascia un tiro pericoloso a Jaadi. Rischia un retropassaggio ad Andujar. Qualche strafalcione di troppo. Pure, giocava centrale, il suo ruolo. Non dà mai sicurezza.

Ma forse non erano le Rossana a impastarmi la bocca, perché a un tratto ho guardato pure Britos e… puf. Non mi ricordo più niente. Silenzio.

STRINIC 6 – Si conferma a suo agio. Spinge sulla sinistra cercando l’intesa con Mertens. Ha difficoltà quando deve affrontare Widmer che viene avanti. Suo il cross a Zapata sul primo rigore per il Napoli. Conclusione violenta deviata in corner nei supplementari. Ammonito al 97’.

Insomma, ci siamo addormentati. Due coniugi su due. E pure i bambini dormivano. Una casa immersa nel sonno. L’ultima cosa che mi ricordo prima di addormentarmi è che il commentatore Rai ha detto che sembrava che Strinic giocasse a Napoli da sempre. È che quando parlano i commentatori Rai a me viene l’abbiocco, non ci posso fare niente.

GARGANO 7 – Si dà un gran daffare. Corre, contrasta, porta avanti la palla, sostiene l’offensiva azzurra. Dà tutto (lunedì, squalificato, non giocherà contro il Genoa). Colpisce un palo portandosi spesso a ridosso dell’attacco. Esce al 71’.

Ah no, mi ricordo pure di un altro commento del commentatore Rai: quando ha detto che Gargano ha fermato la palla in un modo improbabile. E sì che era vero, ma giù le mani da Walterone mio, non ti permettere, non puoi dire che non ha fatto bene. Sapevo di avere ragione, per questo mi sono dedicata il sonno dei giusti.

DE GUZMAN 5,5 – Entra per Gargano. Fluttua fra mediana e attacco. Gran lavoro, ma non sempre di qualità. Fallisce all’89’ la palla del possibile 2-1 che avrebbe anticipato la vittoria del Napoli.

Comunque un attimo: mi ricordo pure la sostituzione di Gargano, perciò non devo essermi addormentata proprio prestissimo. Ricordo di aver chiesto a mio marito: “Ma perché sostituisce Gargano?”. E lui: “Vorrà preservarlo per lunedì”. E io: “E non preserva De Guzman, piuttosto?”. Mio marito non mi ha risposto. È stato lì che ho capito che forse aveva sonno pure lui. Poi ho scoperto che Gargano lunedì non giocherà perché è squalificato, vabbè.

JORGINHO 6 – Meglio nel secondo tempo. Freddissimo sul dischetto prima realizzando l’1-1, poi sicuro sul secondo penalty nella lotteria dei rigori. Gargano gli ruba la scena nell’impostare il gioco, ma lui è anche abbastanza timido scuotendosi nella ripresa.

Oh, il rigore di Jorginho me lo ricordo. Mi è tornata in mente la Supercoppa. Non so se già stavo nel dormiveglia, ma il ricordo mi ha fatto bene al cuore, per questo i battiti hanno rallentato e il sonno è stato più dolce.

GABBIADINI 5 – Appare poco anche perché viene cercato raramente. Corsia inedita a destra con Mesto. Non c’è affiatamento. Sfiora il gol all’inizio quando schiaccia di testa il cross di Britos, ma Scuffet con un balzo devia la palla in corner. Si fa chiudere spesso nel dribbling. Sono in due a controllarlo: Pasquale e Gabriel Silva. Esce all’83’.

Ma sì, devo essermi addormentata nel secondo tempo perché ho il ricordo netto di averlo visto in mezzo al campo e di aver pensato che prima di allora non mi ero neppure accorta che stesse giocando. Mi è venuto in mente Mario Colella: la prossima puntata di Radio Napolista mi ricorderà che all’esordio nel nostro campionato non mi è piaciuto (detesto quando ha ragione).

CALLEJON 5 – Entra per Gabbiadini, ma quasi non ci si accorge dello spagnolo. Entra in qualche azione confusa quando il Napoli attacca con molta ansia.

Niente. Questa sostituzione Me la sono persa. Ditemi solo se i calzettoni erano al posto loro, sopra al ginocchio, o se li ha lasciati scendere e io non l’ho visto. Ci tengo a saperlo.

HAMSIK 7 – Per cento minuti meriterebbe meno di cinque. Però è suo il primo tiro pericoloso del Napoli che Scuffet sventa (52’). Non ha fortuna sotto porta quando Danilo sfiora l‘autogol su un suo tocco (75’). Perde spesso la palla, debole nei contrasti. Sballa clamorosamente un cross in perfetta solitudine (87’). Ma è un altro nei supplementari quando con un gran tiro porta in vantaggio il Napoli (99’) e si trasforma. Entra meglio in partita. Continua a sbagliare, ma l’impegno è al massimo. Trascina la squadra.

Noooooooooooooooo ha segnato Hamsik mentre dormivo?? NOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!

MERTENS 5,5 – Batte sulla traversa il rigore (3’) che avrebbe spianato la strada al Napoli per una serata tranquilla. In difficoltà contro Widmer che lo blocca continuamente, ma poi lo svizzero è costretto a fare due falli sul belga (due “gialli”) ed esce, espulso. Cerca testardamente il tiro con la solita finta con cui si accentra da sinistra. Più di una conclusione “murata” dagli avversari. E’ però l’unico, mentre il Napoli affanna, ad elettrizzare il fronte d’attacco.

Il rigore traversato l’ho visto in replay appena rientrata dall’ultima sigaretta che ricordo di aver fumato ieri sera. Secondo me lo ha tirato male. Bastava metterlo un po’ più centrale. So che aspettavate tutti il mio giudizio su quella palla, per questo insisto sul punto

ZAPATA 6,5 – Si batte come un dannato contro Danilo. Insiste però troppo nell’azione individuale perdendosi contro i difensori friulani quando ne scarta uno, due in area, ma il terzo lo ferma. Si procura i due rigori, quello fallito da Mertens e quello realizzato da Jorginho. Esce nei supplementari.

Ah sì, me lo ricordo il dribbling in area! Mio marito ha detto: “Uaaaa c’ha fatto!”. Mamma mia che potenza! Non sapevo che il primo rigore se lo fosse procurato lui. Quante cose si scoprono a fare le pagelle, eh?

HIGUAIN 6 – Entra al 110’ per Zapata in vista soprattutto della conclusione ai rigori e nella lotteria dei penalty fa il suo dovere segnando quello decisivo dopo la parata di Andujar su Allan. Una vittoria argentina.

È entrato pure Gonzalone? E Andujar ha parato un rigore?? Quindi ora abbiamo due portieri che parano i rigori? Comunque, non so come ha parato Andujar, ma la mano di Rafael in Supercoppa resta al primo posto della mia personalissima classifica dei rigori parati.

BENITEZ 6,5 – Inler e Albiol sono squalificati, qualche altro titolare lo vuole riservare per il campionato, lunedì contro il Genoa (Maggio, Koulibaly, Callejon, Higuain). Inventa una formazione nuovissima. Turn-over  a tutto spiano. Affida la porta ad Andujar e, in pratica, l’argentino risulta decisivo non solo col penalty finale parato ad Allan. Ripropone Jorginho e dà fiducia ad Hamsik. Schiera Zapata che gli “regala” due rigori. Si affida ad una difesa più che inedita con tanti rischi perché Henrique e Britos non sono proprio una sicurezza. Ha una buona conferma da Strinic. Gabbiadini dovrà rivederlo quando l’ex doriano avrà maggiore affiatamento con i compagni. Sostituisce Zapata con Higuain perché sono alla vista i rigori decisivi e azzecca il cambio. Il Pipita gli regala la vittoria dal dischetto. Quarti di finale al San Paolo contro l’Inter (4 febbraio).

Ho sentito che è stata la 26sima formazione diversa in 29 schierate sul campo. È l’ultimo ricordo che ho prima del buio. Comunque, casomai ve lo stiate chiedendo, ho aperto gli occhi al primo rigore dell’Udinese, all’unisono con mio marito. Solo che lui è riuscito a restare sveglio fino alla fine, io no: ho perso tutti i rigori e mi sono risvegliata al momento dell’invasione di campo dalla panchina, quando era chiaro ormai che avevamo vinto. Eliminata l’Udinese, eliminato l’insopportabile Stramaccioni, passato il turno. Mi sarei presa troppa collera se ci avessero buttati fuori. Abbiamo meritato di vincere? E a me lo chiedete, che neanche ho visto la partita? Che ne so? Però mi sembra che con una formazione così passare il turno ai rigori sia una buona cosa. Il voto lo do che sono sveglissima, 10, e vamos. Ah, per Mingrone: no, non ho visto tutta la partita. Non so se si è capito 😉
Mimmo Carratelli e Ilaria Puglia

ilnapolista © riproduzione riservata