
Repubblica: il problema del Napoli non era Ancelotti ma non è neanche Gattuso
Nel Napoli battuto dal Parma si sono intraviste le qualità del nuovo allenatore che adesso dovrà lavorare sulla testa dei suoi, con una lezione a parte per Insigne
Nel Napoli battuto dal Parma si sono intraviste le qualità del nuovo allenatore che adesso dovrà lavorare sulla testa dei suoi, con una lezione a parte per Insigne
Non è stata ovviamente la partita che il tecnico calabrese si aspettava, nonostante il ringhio la squadra è apparsa piena di timori
Generoso il 5 del Mattino che paragona il capitano del Napoli a Paperino nei giorni sfigati. Difficile sbagliare da solo davanti alla porta, ci riesce Insigne
Che si dovesse mettere mano alla discussa copertura realizzata per i mondiali del 1990 era chiaro a tutti. Il progetto era stato approvato a metà novembre
Sul Corrmezz: «il suo sembrava un metodo manageriale raro in una città come Napoli. Gattuso non ha certo più strumenti tecnici di Ancelotti per risolvere i problemi»
Il Napoli è tornato negli spogliatoi in svantaggio e tra i fischi del San Paolo, ma Gattuso ha mantenuto i nervi saldi e ha rispedito in campo la stessa squadra, senza bocciare nessuno
I tifosi aspettavano l’esordio di Gattuso, ma la partita è finita nei fischi ad Insigne per i suoi errori
I mali di questo Napoli vengono da lontano e non c'entra neanche la sfortuna, come Gattuso ha tenuto a sottolineare nel postpartita
Gattuso ha provato a ripartire dal 4-3-3, ma la scossa è arrivata solo nella ripresa con il passaggio al 4-2-3-1 e l’ingresso di Mertens
Anche stavolta Insigne è uscito dal campo accompagnato dai fischi del San Paolo. Ormai sembra logoro, stanco di questo rapporto che non gli trasmette più entusiasmo
Meglio spazzare via le solite celebrazioni dell’esonero, che è sempre una decisione incerta ma viene accompagnata dalla contentezza. Il Napoli è lo stesso di prima, gioca contro se stesso
La situazione di Insigne è l’emblema del male oscuro che sta attanagliando la squadra. Non è un caso allora che fosse finito ai margini del progetto con Ancelotti
Si avverte solo il fruscio della paura. Il Napoli si porta appresso le sue inquietudini e gli errori di impostazione di una squadra che ora non sa stare nel 4-3-3
L’angoscia assale i giocatori di casa, grigi come le loro nuove maglie. Hai voglia a parlare di sistemi di gioco, o questioni tattiche. Il 4-3-3 che potrebbe avere un senso, questo senso non ce l’ha
Squadra sbilanciata, spaccata e irragionevole. Insigne riesce a sbagliare da solo sotto la porta. Il Napoli comincia a giocare quando in campo torna l'albero di Natale
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- Di Lorenzo maratoneta, la cappellata di Koulibaly, l'interrogativo Fabian, il Napoli sparito e l'imbecillità dei fischidi
- Il calcio non è una gara podistica, richiede corsa, ma anche concentrazione e organizzazione di gioco. Ora la situazione si fa più difficileIl tecnico in radio: "Abbiamo forzato con il 4-2-4 negli ultimi quindici minuti, come abbiamo provato anche in allenamento"
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- Gli scivoloni di Koulibaly e Zielinski da cui nascono in due gol. La nemesi del contropiede perfetto di Gervinho. Il primo pallone sbagliato da Allan regista. Callejon in controtempo. La manona e il piedone di Meret. La porta mancata da Insigne da 10 metri.di
- 33 tiri in porta, undici calci d'angolo, tre goal divorati in maniera clamorosa, la sfortuna non esiste, è colpa di Insigne che non voleva Ancelotti, che non volevano i tifosi, che voleva De Laurentiis