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Repubblica: il problema del Napoli non era Ancelotti ma non è neanche Gattuso

Nel Napoli battuto dal Parma si sono intraviste le qualità del nuovo allenatore che adesso dovrà lavorare sulla testa dei suoi, con una lezione a parte per Insigne

Repubblica: il problema del Napoli non era Ancelotti ma non è neanche Gattuso

Un debutto disastroso quello di Rino Gattuso sulla panchina del Napoli, scrive Francesco Rasulo su Repubblica Napoli.

“Un debutto così, deve averlo disegnato il più malvagio degli dèi del calcio: un gol (con scivolata di Koulibaly, che poi si fa male ed esce dal campo) dopo tre minuti, dieci altri lunghissimi minuti da incubo, con una squadra sotto choc, che rischia il tracollo totale; un altro gol (con nuovo fatale scivolone, stavolta di Zielinski), nell’ultimo istante di recupero”.

Un debutto amaro che chiude una settimana terribile, dopo l’esonero di Ancelotti, uno tra gli allenatori più vincenti della storia del calcio e il passaggio agli ottavi di Champions.

“Sgombriamo il campo dal primo possibile equivoco: la partita di ieri ha dimostrato che il problema non era Ancelotti, così come naturalmente non lo è Gattuso. Se possibile, anzi, nel Napoli battuto dal Parma si sono intraviste le qualità del nuovo allenatore: una squadra coraggiosa e tenace, che specie nel secondo tempo ha gettato il cuore oltre l’ostacolo, prendendo d’assedio gli avversari, risultando alla fine poco fortunata, davvero”.

Il problema del Napoli sta nella testa dei calciatori.

“Ciò che manca a questa squadra è la fiducia in se stessa, la spensieratezza, la voglia di giocare senza paura”.

È su questo che dovrà lavorare il nuovo tecnico.

“Una “lezione” a parte dovrà forse essere riservata a Lorenzo Insigne, il capitano, il giocatore di maggior talento del gruppo, e oggi anche per questo il giocatore più in crisi”.

Ieri il San Paolo lo ha fischiato ma non è l’unico colpevole dell’involuzione tecnica della squadra e della caduta in classifica.

Rasulo lancia l’allarme:

“il gruppo azzurro deve guardarsi alle spalle, considerata la sua inabitudine a lottare per la salvezza”

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