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Repubblica: per la copertura del San Paolo da mesi manca la gara d’appalto

Che si dovesse mettere mano alla discussa copertura realizzata per i mondiali del 1990 era chiaro a tutti. Il progetto era stato approvato a metà novembre

Repubblica: per la copertura del San Paolo da mesi manca la gara d’appalto

Napoli-Parma ieri ha rischiato di non essere giocato per alcuni danni causati  al San Paolo dal vento che ha letteralmente divelto alcuni pannelli della copertura dell’impianto. Ma la situazione era già nota, come riporta oggi Repubblica, e i lavori erano stati messi in programma con le Universiadi

Interventi di manutenzione della copertura dello stadio San Paolo e opere accessorie“: ecco il progetto, per un importo di 1.248.592 euro, approvato a febbraio dal Comune e inserito nell’elenco delle opere di secondo livello per l’Universiade 2019 approvato a marzo. Si tratta dei cosiddetti interventi di secondo livello, elenco stilato dal commissario straordinario Gianluca Basile, che comprende tutte quelle opere che “pur connesse sotto il profilo materiale ed economico alla realizzazione del progetto sportivo“, potevano essere ultimate anche a manifestazione conclusa, in quanto non indispensabili al regolare svolgimento delle gare.

Quello che manca ancora, riporta il quotidiano, è la gara d’appalto che, dopo l’incidente di ieri, subirà un’accelerazione per evitare ulteriori brutte figure

Che si dovesse mettere mano alla discussa copertura realizzata per i mondiali del 1990, quindi, era chiaro a tutti. Ma l’opera è stata rinviata perché il commissario straordinario e l’Aru hanno dato la massima priorità ai progetti necessari a far svolgere la competizione. A settembre però, in una nota inviata alla Regione, Basile ha ricordato gli altri interventi da portare a termine. Elenco approvato da Palazzo Santa Lucia a metà novembre per un importo di oltre 14 milioni e 654 mila ricavato dai soldi, circa 25milioni, avanzati dalla Universiade. E subito dopo lo stadio Collana del Vomero, spunta proprio la copertura del San Paolo. Progetto redatto e approvato, ma manca ancora di gara. Procedura che dopo quanto accaduto ieri sarà accelerata con l’obiettivo di avviare i lavori subito ad evitare nuove brutte figure, rischi per l’incolumità pubblica e l’assurdità che alcuni pezzi di plexiglass staccati dal forte vento mettano a rischio una partita, oscurando quanto di buono fatto. Perché una cosa è evidente: l’Universiade e la collaborazione, per quanto difficile tra Regione e Comune, hanno restituito alla città uno stadio riqualificato

 

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