
Si è dimessa la giudice “star”, il processo Maradona rischia di ripartire da zero
Julieta Makintach ha dichiarato di non avere "altra scelta" se non quella di abbandonare il caso dopo lo scandalo del documentario
Julieta Makintach ha dichiarato di non avere "altra scelta" se non quella di abbandonare il caso dopo lo scandalo del documentario
La Nacion: autorizzato illegalmente un documentario sul processo. La sospensione è arrivata dopo le denunce degli avvocati delle figlie e l'ex moglie del Pibe.
La testimonianza della figlia di Diego: "Ci hanno teso una trappola, una messinscena per noi, per ottenere ciò che volevano, per tenere papà da solo, in un posto buio e brutto"
Al processo: «I medici erano lì per assicurarsi che non bevesse alcolici, invece lui è morto di infarto. Non volevo lo operasse Luque. Ho anche minacciato di buttarlo dalla finestra».
La figlia del Pibe de Oro al processo: «La stanza in cui stava mio padre era disgustosa: puzzava di urina, nessun essere umano avrebbe dovuto trovarsi in un posto del genere, figuriamoci mio padre in quelle condizioni di salute»
La testimonianza in tribunale: «Dormiva in una stanza dei giochi con le finestre chiuse, una porta che non arrivava al pavimento. Gli effetti personali in magazzino sparirono dopo la sua morte».
Reportage di Athletic nella sede della NR di Nicola Raccuglia l'uomo che disegnò e produsse le maglia della Serie A quando la Serie A era il top
È quanto emerso dalle analisi del sangue del campione argentino presentate nel corso del processo per stabilire i responsabili della sua morte
Corsport: nei polmoni e nel cuore di Diego c’erano quattro litri di liquido: l’edema non era frutto di un’emergenza improvvisa. La sua morte si poteva evitare
Il Corsport fa il punto sul processo per la morte del Pibe de oro che è arrivato alla quinta udienza tra lacrime e foto sconvolgenti
La figlie di Diego: «Lui ha risposto che doveva fare il suo lavoro e che doveva mostrare ciò che andava mostrato»
Sul Giornale: " Diego ucciso un’altra volta, mostrato al popolo per l’oblio colpevole. L'Argentina ha bisogno di celebrarsi nella crudeltà che è parte importante della propria storia".
A La Stampa: «Ho ammirato il giornale argentino Ole che ha oscurato la parte più impressionante: informazione sì, ma con un briciolo di dignità. Senza perdere delicatezza, tatto e rispetto».
Amico storico di Diego, a Crc: «A Maradona inizialmente non piaceva De Laurentiis, poi non ha potuto fare a meno di stimarlo»
L'avvocato delle figlie all'esterno del tribunale: «Nessuno degli imputati ha fatto ciò che doveva fare, perché non volevano. La famiglia ha subito un inganno, nel corso del dibattito emergeranno elementi che forniranno numerose risposte»
L'accusa in aula durante il primo giorno di processo: «Ecco come è morto Maradona. Chiunque dica a voi, giudici, che non si è reso conto di quello che stava succedendo a Diego vi sta mentendo»
Ce n'è un'ottava, l'infermiera, che sarà processata a parte. 192 saranno i testimoni e una enorme mole di prove, studi medici, perizie sui cellulari.
I capelli del campione argentino del Napoli andranno all'asta con la maglia di Ronaldo della finale del 1998 e una delle racchette di Federer nella finale di Wimbledon il 15 giugno a Parigi da Aguttes
A Radio Punto Nuovo: «Ricordo dov’ero quando appresi la notizia. A Napoli Diego continua a vivere oltre la morte, questo arriva fino in Argentina»
Immagini di NapoliMagazine.com. Quattro anni fa la morte del Pibe de Oro.