
Tamberi: «La botta di Parigi è stata troppo forte, a mia moglie ho detto: basta, ho chiuso!»
Sul CorSera: «Per arrivare a Parigi ho gareggiato con infiltrazioni al ginocchio e antidolorifici. Ho avuto il rigetto dell’atletica. Ora la priorità è preservare il mio corpo per Los Angeles»