Il Napoli è diventato di recente come Annibale, la citazione di Conte non è casuale

Athletic commenta la vittoria 2-0 contro la Cremonese: evidenziando le mancanze della sua squadra, Conte ha tratto ispirazione da Annibale che attraversò le Alpi nel 218 a.C.: «Se non c'è una strada bisogna costruirla».

De Laurentiis e Conte

Db Riyadh 22/12/2025 - finale Supercoppa Italiana / Napoli-Bologna / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Antonio Conte-Aurelio De Laurentiis

Il Napoli ha vinto 2-0 contro la Cremonese l’ultimo match del 2025, grazie alla doppietta di Hojlund.

Conte e la vittoria del Napoli sulla Cremonese

Athletic scrive:

Il Napoli ha fatto seguire il trionfo in Supercoppa da una vittoria per 2-0 sulla Cremonese. In seguito, Antonio Conte ha elogiato Rasmus Hojlund. Il danese ha segnato nella semifinale di Supercoppa contro il Milan in Arabia Saudita e una doppietta allo stadio Zini. Evidenziando ancora una volta le mancanze della sua squadra per infortuni, Conte ha citato e tratto ispirazione da Annibale che attraversò le Alpi nel 218 a.C.: «Se non c’è una strada bisogna costruirla»; ha scosso le sue rivali Juventus, Milan e Inter  che sono meglio equipaggiate per vincere il campionato rispetto al club che lo ha vinto due volte negli ultimi tre anni. Nella memoria recente, il suo Napoli è diventato come Annibale.

Il tecnico ha una lau­rea hono­ris causa in riva­lità: “ama battibeccare con i suoi vecchi amori”

La Gazzetta dà ragione a Conte sulla sostanza ma prova a dargli una bacchettata sulla forma. E scrive:

Anto­nio Conte ha una lau­rea hono­ris causa in riva­lità. Ama bat­ti­bec­care con i suoi vec­chi amori una volta tran­ciato il rap­porto e preso un’altra via. Con Juve e Inter è andata così.

Ricorda lo scontro dopo Napoli-Inter 3-1,

Il pre­si­dente neraz­zurro Marotta disse che il rigore dub­bio con­cesso agli azzurri per il con­tatto tra Di Lorenzo e Mkhi­ta­ryan «aveva indi­riz­zato la gara». E anche che «Roc­chi aveva detto basta “rigo­rini”». Conte replicò: «Non ho mai chie­sto ai miei pre­si­denti di fare il papà. Così smi­nui­sce anche il tec­nico, io mi sono sem­pre difeso da solo». La sto­ria l’ha smen­tito. Ai tempi della Juve, così come all’Inter, lo stesso Anto­nio aveva invo­cato a gran voce una presa di posi­zione dei diri­genti. Un esem­pio? Novem­bre 2019, Borus­siaIn­ter, 3-2 in rimonta: «Non si pos­sono fare mira­coli – disse Non voglio alibi, ma non mi piace che ogni volta debba venire io a met­terci la fac­cia. Qual­cuno della società dovrebbe farlo».

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