Costo del lavoro allargato, il Napoli ha sforato di 40 milioni: rispetterà la limitazione di gennaio per tutelare il mercato di giugno
La Gazzetta: il club accetta il mercato invernale a costo zero, si muove con prudenza per ridurre rischi a giugno quando il limite dell'indice sarà addirittura abbassato

Db Riyadh 18/12/2025 - Supercoppa Italiana / Napoli-Milan / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Aurelio De Laurentiis
Costo del lavoro allargato, il Napoli ha sforato di 40 milioni: rispetterà la limitazione di gennaio per tutelare il mercato di giugno
La Gazzetta dello Sport, con Elisabetta Esposito, scrive delle prime decisioni della nuova commissione indipendente per la vigilanza sui bilanci del club di Serie A (che ha preso il posto della Covisoc). E del rapporto tra costo del lavoro allargato e ricavi che non deve superare lo 0,8. A giugno sarà ancora più basso: 0,7. Il Napoli non si opporrà al mercato a costo zero a gennaio, vuole ridurre qualsiasi rischio per giugno.
Scrive la Gazzetta:
La Commissione indipendente per la vigilanza sui bilanci delle società professionistiche (che tra non poche polemiche ha preso il posto della Covisoc) ha fermato due società di Serie A dal poter operare liberamente nel mercato di gennaio. Sono il Napoli e il Pisa, mentre la Lazio è salva, conti in ordine quanto basta.
Nella sostanza i club dovevano fare in modo che il rapporto tra Costo del lavoro allargato e Ricavi non superasse lo 0,8. Entrambe sono andate oltre, il Napoli più del Pisa, sia in termini assoluti che proporzionali. La squadra di De Laurentiis dovrebbe aver sforato di circa 40 milioni, i toscani di 18. Con il risultato di non poter fare mercato se non “a saldo zero”, quindi bilanciando il valore economico di acquisti e cessioni. Almeno per il momento.
Le situazioni di Napoli e Pisa sono comunque piuttosto diverse, sia in partenza (gli azzurri hanno un bilancio solido, vengono stoppati perché non
immettono liquidità), sia nell’approcciarsi a questa situazione: gli azzurri sembrano orientati a gestire la situazione così come è stata loro imposta dal regolamento Figc (il Pisa no).
Il Napoli si vuole muovere con prudenza anche per ridurre qualsiasi rischio per giugno: se oggi il blocco del mercato non è previsto, per l’estate la sanzione esiste proprio per chi oggi è out. A meno che il famoso indicatore non scenda. Per capirci, se il Napoli oggi avesse l’indicatore a 0,97 e a giugno fosse salito a 0,98 avrebbe il mercato bloccato, se fosse sceso a 0,96 (anche se il valore è superiore a quello richiesto alle altre, tra l’altro sarà sceso a 0,7) potrà operare a saldo zero.










